Scopri la storia vera di Giuseppe e Drago: un cavallo simbolo di forza, libertà e trasformazione. Un legame che va oltre l’equitazione.
Il cavallo è molto più di un animale. È un simbolo.
Di forza, di libertà, di guida. Da millenni accompagna l’uomo nelle sue battaglie, nei viaggi e nella trasformazione personale. Ma cosa significa davvero tutto questo in una storia vera?
Nel caso di Giuseppe Colapinto, giovane cavaliere pugliese, il cavallo diventa qualcosa di ancora più profondo. Il suo Drago non è stato solo un compagno: è stato la prova vivente che il cavallo, nella simbologia e nella realtà, può cambiarti la vita.
Drago: il cavallo che diventa simbolo di trasformazione
Quando Giuseppe incontra Drago ha 15 anni e nessuna reale esperienza di doma. Drago è un cavallo sdomo, imponente, difficile, ma affascinante. In quella prima scintilla nasce una relazione destinata a segnare la sua vita.
“Al primo impatto non c’è stato un particolare di Drago che non abbia soddisfatto Giuseppe. Anime gemelle. Amore a prima vista in quegli occhi neri espressivi.”
Nella cultura simbolica, il cavallo rappresenta il passaggio da una fase all’altra, la spinta verso l’evoluzione. Per Giuseppe, Drago è stato proprio questo: la soglia tra l’adolescenza e la maturità, tra l’impulsività e la consapevolezza.
Cadute e rinascite: quando il cavallo è maestro
Drago non è stato un cavallo semplice. All’inizio lo rifiuta, lo disarciona, lo mette alla prova. Eppure, ogni caduta diventa parte del cammino.
“Mi ha fatto piangere non per l’emozione, ma per la rabbia.”
In molte storie vere di animali, si trovano relazioni straordinarie con l’uomo, ma in pochi casi come questo il cavallo è anche specchio interiore e insegnante silenzioso. Drago ha insegnato a Giuseppe a non mollare, a leggere i segnali, a diventare compagno non per forza, ma per fiducia.
Il simbolo della libertà: la doma in libertà
Il passaggio più radicale nella loro storia avviene quando Giuseppe si pone una domanda tanto semplice quanto rivoluzionaria:
“Perché non provare a lavorare in totale libertà?”
È qui che Drago, da cavallo testardo, si trasforma in partner. La doma in libertà non è solo tecnica: è un’alleanza costruita sul rispetto reciproco. Nessuna sella, nessuna briglia. Solo sguardi, gesti, ascolto.
Nel mondo simbolico, il cavallo rappresenta l’anima selvaggia, lo spirito libero che non accetta costrizioni. Lavorare con un cavallo in libertà significa entrare in relazione con quella parte profonda e primitiva, sia dell’animale che di sé stessi.
“Io giocavo nei miei spazi, lui nei suoi. E quando ci incrociavamo, significava che eravamo d’accordo.”
La leadership secondo i cavalli
Un’altra lezione simbolica che Giuseppe riceve da Drago è quella sulla vera leadership. I cavalli non seguono chi grida più forte, ma chi guida con calma, con coerenza. È così che, giorno dopo giorno, nasce un’intesa profonda.
“Iniziammo a capirci con uno sguardo. Non scappò più, non è mai più andato da nessuna parte senza che io fossi al suo fianco.”
Il branco ha bisogno di sicurezza e di seguire quel soggetto che ispira fiducia, non quello che impone paura. Drago obbliga Giuseppe a diventare quel tipo di uomo. E lui risponde con studio, osservazione, pazienza.
Questa visione riflette uno dei messaggi centrali del libro Io sono Drago. Giuseppe Colapinto: the arabian stable: il comando non si conquista con la forza, ma con l’ascolto.
Un legame che va oltre l’equitazione
Alla fine, Drago non è più solo un cavallo. È una metafora vivente. Incarna la forza che non si lascia piegare, la libertà che si conquista con la fiducia, la guida che nasce dall’empatia.
“Superate le incomprensioni, è nata una sorta di fratellanza.”
Il vero traguardo non è stato imparare esercizi perfetti, ma costruire un rapporto perfetto nel suo essere imperfetto, umano, autentico.
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Scopri il libro “Io sono Drago. Giuseppe Colapinto: the arabian stable” di Rossella Montemurro
Occhi negli occhi. Sguardi da catturare per poter decifrarli. Sensazioni, percezioni, un flusso di energia che pervade ogni cosa ma che è per sua natura impercettibile.
Giuseppe ha affermato più volte di riuscire a comprendere lo stato d’animo dei cavalli, come se gli parlassero. La sua crescita, umana e professionale, va di pari passo con il rapporto unico e profondo con Drago, il cavallo arabo con il quale ha condiviso le esperienze più belle e significative.
Io sono Drago è la biografia di Giuseppe Colapinto, responsabile del Centro Equestre DG Arabian Stable di Gioia del Colle (BA), protagonista dello spettacolo Arabian Dream, addestratore di cavalli, mule trainer e liberty freestyle.
Il testo ha la prefazione del Ten. Col. Giovanni Notarnicola, Comandante Reparto Carabinieri Biodiversità Martina Franca.
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E tu?
Hai mai avuto un legame così con un animale? Hai vissuto sulla tua pelle cosa vuol dire imparare da un cavallo? Scrivilo nei commenti o condividi questo articolo con chi sa che un cavallo non è mai solo un cavallo.
Foto di di Emanuele Scialò