escrescenze ossee

Escrescenze ossee nei cavalli: cosa ci rivelano davvero le schinelle?

Escrescenze ossee nei cavalli come le schinelle non sono solo inestetismi: raccontano una storia di stress, fretta e gestione sbilanciata. Il corpo del cavallo ci sta avvisando.

Sembrano solo bozzi. Protuberanze che spuntano sullo stinco del cavallo, in genere silenziose, a volte dolorose. Le chiamiamo “schinelle”, ma sarebbe più onesto dire: “specchi”. Perché quelle escrescenze ossee nei cavalli raccontano molto più di un urto o di un osso malandato: parlano di gestione, fretta, squilibri. E spesso di scelte sbagliate.

Non un difetto, ma un sintomo

Una schinella non nasce dal nulla. In genere si tratta di una esostosi, cioè una crescita ossea anomala che si sviluppa per risposta a traumi ripetuti, infiammazioni croniche o carichi scorretti. Il punto debole? Quell’area tra il ditino osseo e l’osso cannone, dove il cavallo ammortizza lo sforzo a ogni falcata.

Il problema è che, spesso, la schinella non è un episodio isolato. È la punta dell’iceberg, il primo allarme di un sistema in disequilibrio: dall’allenamento precoce, alla ferratura imprecisa, fino a una dieta sbilanciata.

Il puledro precoce e il mito della performance

Cavallo giovane, cavallo promettente. A due anni è già al lavoro, a tre è in pista, a quattro dovrebbe “essere fatto”. Il problema? Le sue ossa non sono ancora del tutto ossificate. Il legamento interosseo, in particolare, è ancora in via di maturazione. Sottoporlo a stress prematuri significa una sola cosa: microtraumi, infiammazioni, e alla fine, una schinella.

Lo si nota spesso in cavalli ben piazzati, ambiziosi, con padroni altrettanto determinati. Ma il corpo non segue la carriera: segue la biologia. E la biologia, si sa, non ha fretta.

Mascalcia, alimentazione e stress: il triangolo delle (dis)grazie

Non è solo questione di età. Anche un cavallo adulto può sviluppare una schinella se qualcosa non torna nell’equilibrio complessivo. Ecco alcuni indizi:

  • Mascalcia scorretta → appoggio sbilanciato = forze anomale sugli arti
  • Zoccolo mal curato → instabilità articolare = infiammazione ricorrente
  • Dieta carente o eccessivadebolezza strutturale o sovrappeso
  • Terreni troppo duri o molli → stress sui legamenti e periostio

Il risultato? Un corpo che non sa più assorbire correttamente il carico e reagisce con una crescita ossea anomala. La schinella diventa così una sorta di “cicatrice biologica”, segno di sforzo mal distribuito o mal gestito.

Ma è davvero solo un problema fisico?

No. È anche una questione culturale. Pensiamo ancora al cavallo come a un atleta meccanico, da ottimizzare, da “mettere a punto”. Ma il cavallo non è un algoritmo. È un essere vivente che risponde a stimoli complessi – fisici, emotivi, ambientali.

E allora vale la pena chiederselo: la schinella che vediamo è solo il riflesso di un problema ortopedico, o è il risultato di un modo errato di intendere il lavoro e il benessere equino?

Si può prevenire? Sì, ma serve un cambio di mentalità

Ecco la buona notizia: le escrescenze ossee nei cavalli si possono evitare. E non serve la magia. Serve metodo.

  • Ferratura correttiva, se serve, ma soprattutto preventiva
  • Allenamenti calibrati, con carichi progressivi e giorni di recupero
  • Dieta bilanciata, soprattutto nei puledri in crescita
  • Terreni adeguati e attenzione alle superfici
  • Ascolto del cavallo: la zoppia intermittente non è mai normale

Ma più di tutto serve un’altra cosa: tempo. Tempo per crescere, per imparare, per rinforzarsi. Le schinelle, in fondo, ci ricordano che la fretta – anche nel mondo equestre – è spesso nemica del buon senso.

Il bozzo e lo specchio

Un cavallo con una schinella non è “rotto”. Ma forse è stato trattato come se fosse un ingranaggio. La prossima volta che ne vediamo una, prima di metterci il ghiaccio o l’antinfiammatorio, fermiamoci a pensare: cosa ci sta raccontando questa escrescenza?

“A volte il corpo dice quello che il cavaliere non vuole ammettere: ho bisogno di più ascolto, meno prestazione.”

Fonte: Ettore Ballardini Ippiatra

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