Il cavallo comunica in modo chiaro e inequivocabile

Il cavallo comunica con i suoi simili e, se gli viene data la possibilità, comunica anche con le persone in modo chiaro e inequivocabile.

Le persone che si avvicinano per la prima volta ai cavalli  hanno, naturalmente, poche e frammentarie informazioni sulla specie. I luoghi comuni sono tanti, le dicerie abbondano. L’informazione sbagliata più comune è quella che il cavallo è un animale imprevedibile. Tale caratteristica lo rende pericoloso, inavvicinabile. Questa informazione è così ben radicata nella mente delle persone che i più hanno paura di questi animali senza nemmeno sapere il perché. La verità è che i cavalli comunicano. Comunicano sempre. Comunicano tra di loro. Comunicano anche con le persone. In effetti, quando gli viene data la possibilità, lo fanno anche in modo abbastanza chiaro. I cavalli comunicano informazioni, il loro stato d’animo o di salute attraverso il linguaggio del corpo: volto, orecchie, gambe, schiena, coda.

Le persone, cavalieri e addestratori inclusi, dovrebbero solo fare uno sforzo per imparare a “leggere” i loro cavalli. È questo il primo passo per creare una relazione interspecie più forte e più sicura.

Nella mandria il cavallo può utilizzare una comunicazione vocale, ma la maggior parte della loro comunicazione quotidiana avviene tramite il linguaggio del corpo che resta il canale privilegiato. È attraverso segnali apparentemente sottili – delle orecchie, delle narici, degli occhi, della bocca, della coda, dei piedi, o anche solo spostando il peso o una tensione – che si trasmettono informazioni l’un l’altro. Ed ha senso perché, spiega il dr Robert M. Miller, veterinario e comportamentista equino, autore del saggio “I misteri del cavallo”, si parla di un animale da preda che si è evoluto nel tempo. La sua evoluzione ha dovuto riguardare anche il linguaggio del corpo. Ed è stato necessario perché in quanto predati, solo una comunicazione sottile poteva garantirgli la sopravvivenza in un mondo in cui qualsiasi tipo di rumore poteva attirare l’attenzione dei predatori.

Se si vuole avere a che fare con i cavalli è necessario imparare il loro linguaggio o con l’esperienza o con lo studio. Altrimenti non saremo mai in grado di comprendere quello che ci stanno dicendo. Solo se si crea una comunicazione bidirezionale il dialogo può procedere verso l’armonia del rapporto cavallo-cavaliere e giungere a quel tutt’uno, a quella fusione di intenti pur con due corpi distinti che l’equitazione ha sempre declamato.


Impara a leggere e comprendere come pensa un cavallo

I misteri del cavallo“ di Robert M. Miller è un libro che spiega ogni azione e reazione del cavallo da un punto di vista etologico, psicologico e comportamentale. Non è solo un libro di etologia! La sua originalità sta nel fatto che tiene conto anche del comportamento dell’uomo e della sua psicologia. Chiarisce tutti i principi scientifici che regolano la relazione con un cavallo aiutando a instaurare un canale di comunicazione corretto ed efficace per ambo le parti. Uno dei libri di etologia più letto negli ultimi anni. Un bestseller secondo le classifiche di IBS.IT

 

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