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Le mani: tecnica e accessori per migliorare

Ci sono molti cavalieri alle prime armi che fanno fatica a usare in modo corretto le mani e a mantenere un contatto con la bocca del cavallo.

Ci sono molti cavalieri alle prime armi che fanno fatica a usare in modo corretto le mani e a mantenere un contatto uniforme ed elastico con la bocca del cavallo. Ecco alcuni consigli per migliorare.

Alcuni afferrano le redini come se la loro vita dipendesse da loro. Altri, ed è il problema più comune, lottano per mantenere la lunghezza corretta. Altri ancora, ed è una delle cose peggiori che si possono vedere, le tirano in modo che la testa del cavallo si inclini da un lato all’altro. Alcuni cavalli arrivano ad un punto in cui si proteggono alzando la testa, bloccandosi e irrigidendo collo e schiena.

Le mani del cavaliere non sono in realtà la fonte del problema. Sono il sintomo. Sono il sintomo del fatto che il cavaliere non si sente sicuro in sella e non è ben bilanciato. La fonte del problema è l’assetto. Infatti, migliore è l’assetto, migliore sarà l’utilizzo delle mani.

Cavalcare senza staffe

Quindi, per migliorare la posizione delle mani il cavaliere deve lavorare sull’assetto. Uno dei modi per sviluppare l’equilibrio e la fiducia è quello di montare senza staffe. I più insicuri possono essere intimoriti da questo esercizio per questo motivo è meglio iniziare al passo.
Dieci minuti al passo a mano destra e a mano sinistra in un ambiente controllato, magari in un campo piccolo e con un amico che aiuta è ancora meglio! L’obiettivo è riuscire a bilanciarsi e ad appoggiare il proprio peso attraverso il bacino e l’interno coscia. La posizione del bacino determina la qualità del contatto con il cavallo, determina l’assetto, la forma, la posizione della schiena e la posizione delle gambe.
Una volta che si è acquisito una discreta sicurezza al passo si può anche passare al trotto di scuola sempre senza staffe. Attenzione però, Piero Santini nel suo manuale “Principi Fondamentali del Sistema Naturale” raccomanda che l’abitudine, cara alla vecchia scuola, di trottare, a volte per ore, sulla pista del maneggio senza staffe non è utile.

Un cavaliere letteralmente scosso sul suo cavallo, in questo modo, non può fare altro che sedersi all’indietro con la colonna vertebrale arrotondata, le dita dei piedi in basso e le gambe allentate […] tuttavia, occasionalmente, e per alcuni minuti alla volta, si può andare al passo, trottare e persino galoppare senza staffe. Ovviamente, questo sforzo, sebbene eccellente per sviluppare i muscoli della coscia e del polpaccio, può provocare una rigidità che, come ogni altro tipo di rigidità, dovrebbe essere attentamente evitata.

Non c’è niente di peggio che vedere persone che rimbalzano sulla schiena dei cavalli cercando di migliorare il loro trotto seduto. Un esercizio che diventa dannoso per il cavallo e per il cavaliere.
Quindi Santini invita i suoi allievi a concentrarsi più sulla qualità del loro lavoro piuttosto che sulla quantità! Solo un esercizio graduale da fare lentamente e con costanza permetterà di costruire fiducia ed equilibrio.

Mantenere le redini

Spesso si perdono le redini. Anthony Paalman, nel suo manuale “Il nuovo libro dell’equitazione” racconta che aveva un piccolo trucco per insegnare ai suoi allievi a non perderle. Gli faceva tenere insieme alle redini un piccolo ramo in ogni mano. Se al cavaliere scivolavano le redini, il ramo cadeva. Così facendo metteva i suoi allievi nella condizione di rendersi conto se gli scivolano le redini dalle mani a causa di un pessimo assetto.

Se si fa fatica a mantenere le redini della stessa lunghezza, invece, ci sono un paio di cose che si possono fare. Si possono usare le redini con i traversini di cuoio. Questi tasselli possono aiutare ad avere un riferimento per tenere le redini della stessa lunghezza. Si possono anche usare redini in gomma colorate.

Un altro accessorio giudicato utile per migliorare l’uso delle mani sono i Visualise Training Gloves. Sono dei guanti prodotti dalla società Centaur Biomechanics che hanno delle marcature di colori diversi. La sezione del pollice, ad esempio, ha una sezione fluorescente allo scopo di ricordare di dare un’occhiata alle mani e controllare dove sono e cosa stanno facendo. La Centaur Biomechanics produce abbigliamento e accessori equestrie con dei riferimenti che aiutano a visualizzare le posizioni che assume cavallo e cavaliere.

Infine, può essere utile chiedere a un amico di fare un video dell’allenamento in modo da poter vedere i progressi o gli errori.


Sistema NaturalePrincipi Fondamentali del Sistema Naturale
di Piero Santini

Principi Fondamentali del Sistema Naturale di Piero Santini, discepolo del capitano Federico Caprilli, maggiore della cavalleria italiana, è un manuale che promuove il rivoluzionario Sistema Naturale di Equitazione di Caprilli. In questo testo, un classico della letteratura equestre, Santini, con un linguaggio semplice e dettagliato, introduce, spiega e promuove il Metodo Italiano e l’assetto in avanti.

Si rivolge sia ai cavalieri principianti che ai cavalieri esperti e agli istruttori. I primi saranno aiutati a fissare i principi di base prima di prendere qualsiasi parte attiva in un campo all’aperto o in una competizione. I cavalieri esperti troveranno in queste pagine molti contenuti e spunti di riflessione per migliorare la loro tecnica. Gli istruttori, che, a beneficio dei loro allievi, desiderano condensare e semplificare i concetti di base dell’equitazione all’aperto e del sistema naturale, ne trarranno una risorsa incredibile. Il testo è composto da 22 capitoli e un’appendice. Include numerose fotografie ma anche disegni e diagrammi a scopo didattico.

Piero Santini (1881-1960). Cavaliere di grande esperienza e reputazione internazionale, fu un autore molto rispettato. Espose per la prima volta in lingua inglese, il rivoluzionario “sistema di equitazione naturale”. Ciò gli portò una fama immediata. Di padre italiano e madre americana, Santini parlava e scriveva inglese come seconda lingua. Tra le sue opere si annoverano 5 libri, tra cui “Learning to Ride”, “The Forward Impulse” e “Riding Reflections”. Ha inoltre tradotto e curato gli articoli di Caprilli.

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Il testo è ordinabile (fornendo il codice ISBN: 9788894610208) presso tutte le librerie in territorio nazionale.

 

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