apparato respiratorio

Patologie dell’apparato respiratorio

L’apparato respiratorio è una struttura deputata allo scambio di ossigeno e anidride carbonica tra sangue circolante e aria atmosferica.

L’apparato respiratorio è una struttura estremamente complessa deputata allo scambio di ossigeno e anidride carbonica tra il sangue circolante e l’aria atmosferica.

Anatomicamente si distinguono le vie aeree in superiori extratotaciche (cavità nasali, faringe, laringe e trachea), incaricate a regolare l’afflusso, la temperatura e l’umidità dell’aria e a trattenerne le impurità, e le vie aeree inferiori intratoraciche (bronchi, bronchioli e alveoli contenuti nel tessuto polmonare). Quest’ultime si occupano dello scambio di ossigeno e anidride carbonica col sangue.

L’ossigeno nell’aria inspirata si diffonde attraverso le pareti estremamente sottili degli alveoli nel flusso sanguigno. Ci sono milioni di alveoli nel polmone equino. Ciascuno è avvolto in un letto di minuscoli vasi sanguigni a parete sottile chiamati capillari. L’ossigeno nell’aria inalata erogata agli alveoli è, quindi, molto vicino al sangue. Si diffonde semplicemente attraverso le pareti alveolari e capillari nel sangue, quindi nei globuli rossi. Allo stesso modo, l’anidride carbonica si diffonde dal sangue e negli alveoli. Successivamente viene espirata attraverso le vie aeree.

Il processo della respirazione appare esteriormente semplice. Tuttavia, la funzione integrata di molti nervi, muscoli, cartilagini e altre strutture anatomiche è essenziale per garantire il flusso d’aria senza ostacoli da e verso gli alveoli. Ciò è particolarmente importante nei cavalli che si allenano ad alta velocità.

Nel cavallo, il passaggio dell’aria avviene esclusivamente per via nasale. A causa di questa sua caratteristica, ogni tipo di ostruzione e/o riduzione della pervietà delle vie aeree può impedire il corretto passaggio dell’aria. Quindi determinare un’insufficienza respiratoria.

Un cavallo compie dai 10 ai 14 atti respiratori al minuto a riposo. La frequenza può variare con specie, razza, età, sesso, stato di salute. Al galoppo, ad una velocità maggiore di 500 m/min, può raggiungere i 300 atti/min.

Malattie respiratorie

Fenomeni di tachipnea (aumento della frequenza degli atti respiratori) sono collegati a stati patologici e alla febbre ma anche un aumento eccessivo della temperatura ambiente può esserne la causa. Negli stati febbrili o dopo il lavoro, la frequenza respiratoria dei cavalli può raggiungere i 50 – 60 atti al minuto.

La funzionalità dell’apparato respiratorio può essere alterata da fattori come la qualità dell’aria inspirata (polveri, allergeni, esalazioni irritanti derivanti dalla degradazione delle deiezioni) o agenti patogeni esterni come affezioni virali, batteriche e/o fungine.

Le più comuni patologie di origine infettiva che coinvolgono l’apparato respiratorio del cavallo sono l’influenza, la rinopolmonite (herpesvirus), l’arterite equina, le polmoniti e/o pleuropolmoniti batteriche (Streptococcus zooepidemicus, E.Coli, Klebsiella Pneumoniae, Actinobacillus, Pasteurella, Mycoplasma, Clostridi) e micotiche.

Anche le malattie respiratorie NON-infettive sono comuni. Sono spesso dovute a ipersensibilità agli allergeni nell’ambiente stabile, ad esempio malattia infiammatoria delle vie aeree nei cavalli più giovani e l’asma equina, precedentemente nota come ostruzione ricorrente delle vie aeree (RAO), malattia polmonare ostruttiva cronica (BPCO) o ‘bolsaggine”, nei cavalli più anziani.

Alterazioni morfo-funzionali

Problemi della funzionalità respiratoria possono essere legati anche ad alterazioni della morfologia e/o del corretto funzionamento degli organi della respirazione. Tra essi ricordiamo: l’emiplegia laringea (c.d. “corneggio”), ovvero la paralisi di una delle due cartilagini della laringe, più comunemente della sinistra, la dislocazione dorsale del palato molle, l’incarceramento dell’epiglottide e la presenza di cisti sub-epiglottiche.

Queste situazioni creano una riduzione della colonna d’aria inspirata specialmente sotto sforzo con sintomatologie diverse.

Sintomi

Le malattie respiratorie degli equini tendono a causare segni clinici simili nelle prime fasi. Il che significa che la differenziazione di problemi specifici può essere inizialmente difficile al solo esame clinico e sono spesso necessari test di laboratorio per raggiungere una diagnosi.

La distinzione su base clinica può essere difficile anche nelle fasi successive della malattia. I segni clinici comuni che si verificano sono: tosse, secrezione nasale, riluttanza a lavorare, depressione, tachipnea, febbre (temperatura rettale superiore a 38,0C), rumori respiratori, aumento delle dimensioni dei linfonodi (“ghiandole linfatiche”) intorno alla testa, in particolare tra le mandibole.

Ausilio diagnostico può essere ottenuto mediante il lavaggio bronco alveolare (BAL) o tramite indagini endoscopiche.



Dr. Andrea M. Brignolo, veterinario ippiatra con particolari competenze in medicina interna e sportiva e aspetti peritali medico legali ed assicurativi della medicina veterinaria.

Club Member and past president presso SIVE International, Resident assistant presso UCDavis Veterinary Medical Teaching Hospital e Vicepresidente con delega agli Equini presso ANMVI Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani. Nel 2007 ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Scienze Cliniche Veterinarie alla Facoltà di Medicina Veterinaria di Torino.

Ha scritto pubblicazioni sia scientifiche che divulgative pubblicate su riviste di settore e giornali a livello provinciale, nazionale ed internazionale ed effettua dal 1989 seminari, corsi ed incontri presso varie associazioni ed enti legati all’ambiente del cavallo sportivo.

Per maggiori informazioni sul Dr. Andrea M. Brignolo potete visitare il sito: www.andreabrignolo.com oppure la pagina Facebook: @andreabrignoloveterinario

Dr.Andrea M. Brignolo
Medico Veterinario DVM-PhD
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