riprendere a montare

Riprendere a montare dopo una pausa

Riprendere a montare dopo una pausa forzata o meno è un percorso difficile. Bisogna avere accortezza verso se stessi e verso il cavallo.

Tornare in sella dopo una pausa può essere difficile. A volte è un problema fisico perché ci si sente fuori forma e appesantiti altre volte è un problema mentale soprattutto se il fermo è stato imposto da una caduta o da una brutta esperienza.

Così ogni scusa è buona e si rimanda il ritorno in sella da un fine settimana all’altro. Non si deve indugiare oltre. È il momento di tornare in sella e speriamo che il nostro post vi sia da stimolo e motivazione per tornare a cavalcare di nuovo.

Ecco alcuni consigli:

1: Ri-connettersi con il cavallo

Passate del tempo insieme al cavallo. Spazzolatelo, strigliatelo, pettinatelo. Sicuramente il cavallo apprezzerà le vostre cure. Un cavallo pulito è sicuramente più felice di tornare a lavoro.

Una pulizia approfondita oltre a ristabilire un contatto con il nostro compagno ci permetterà di verificare le sue condizioni. D’altra parte il fermo non è stato solo nostro.

Passando del tempo insieme al nostro cavallo verifichiamo se:

  1. è sano e se è in buona salute;
  2. se ha bisogno di un pareggio o di una ferratura;
  3. ha bisogno di un controllo dei denti;
  4. ha il peso forma.

Prima di tornare in sella va controllato anche l’equipaggiamento. Assicurati che sia pulito, in buone condizioni e che tu abbia tutto ciò di cui avrai bisogno per le prossime sessioni di lavoro.

2: pensa a un programma e se necessario chiedi aiuto

Ricominciare a montare dopo un periodo di fermo può essere difficile. L’ideale sarebbe organizzare delle brevi e semplici lezioni. Ricominciare dalle basi non è mai una cattiva idea. Tieni conto che nel periodo di pausa il cavallo può aver acquisito delle abitudini che prima non aveva. Per esempio, può aver stabilito un forte legame con i compagni di paddock quindi potresti aver bisogno di “staccare” questo legame. Il tuo cavallo può aver accumulato anche un bel po’ di energia quindi forse è meglio dedicare le prime sessioni al lavoro a terra.

Ogni sessione non deve durare più di 20 minuti aumentandone gradualmente la durata, fino ad arrivare ai tempi di lavoro abituali. Per spezzare questa routine può essere divertente fare delle passeggiate conducendo il cavallo a mano. Ma attenzione! Non è detto che sia semplice. Il cavallo potrebbe dimostrare un certo “entusiasmo” per questa attività e manifestare dei comportamenti di esuberanza cercando di correre via o sopravanzando il conduttore.

Se ti senti insicuro chiedi aiuto a un amico esperto o al tuo istruttore.

3: Pianifica le tue sessioni di lavoro nella tua agenda o nel tuo calendario.

Poniti degli obiettivi realistici. I piccoli successi ti faranno ottenere uno slancio positivo

Pianifica la settimana e il dettaglio del tuo programma di lavoro. Tieni traccia dei tuoi progressi, quindi metti un segno di spunta, o una faccina sorridente o qualsiasi cosa tu voglia usare accanto alla tua sessione di lavoro dopo averla fatta.

Segui i tuoi progressi e cerca di spingerti a rispettare il tuo programma e il piano che hai messo insieme. Dopo tutto la coerenza è uno degli obiettivi più grandi.

Mantieni la parola data a te stesso perché sei importante quanto qualsiasi altro impegno che potrebbe arrivare durante la settimana. Considera l’ora di equitazione sulla tua agenda come qualsiasi altro appuntamento.

4: Infine (ma non meno importante)

Il tempo in sella deve essere piacevole. È meglio soffrire il meno possibile di acciacchi e indolenzimenti. Tuttavia l’equitazione è uno sport, quindi ci si deve considerare sempre più o meno degli atleti.

On line si trovano i consigli di molti istruttori e trainer qualificati su cosa bisogna fare per raggiungere un buon livello fisico di base.

Ciò che può fare la differenza è conoscere il proprio corpo. Il Metodo Feldenkrais è la strada migliore per autoeducarsi al movimento passando attraverso una conoscenza profonda e integrata a tutto il corpo.

Naturalmente, il tutto va supportato da sane abitudini alimentari. Niente di nuovo – basta mangiare cibo vero in quantità moderate, ed evitare il “cibo spazzatura”.


Per conoscere il proprio corpo e autoeducarsi al movimento

 

Il Cavallo ed Io
di Antonella Lioce

Un viaggio nel metodo Feldenkrais®. Un manuale che ti prende per mano e ti fa capire che imparare ad «eseguire un movimento (in sella) è relativamente semplice» ma imparare a «sentire ciò che quel movimento genera in noi e per riflesso nel cavallo … è tutta un’altra storia.»

Il Metodo Feldenkrais® sviluppa ciò che in noi è innato, stimola la nostra intelligenza motoria unita alla plasticità del nostro cervello in grado di apprendere a qualsiasi età e in qualsiasi condizione. Attraverso processi motori di consapevolezza offre la possibilità di mettere a fuoco le nostre reali abilità, quindi prenderne coscienza e conoscenza. Ci offre la possibilità d’imparare ad imparare da noi stessi e riconoscere la propria immagine. Nella relazione con il nostro cavallo ci allena a sintonizzare e modulare il lavoro del proprio corpo. La flessibilità, la coordinazione, il focus, l’equilibrio dinamico e statico, la postura, il linguaggio non verbale, l’attenzione saranno più efficienti ed efficaci.

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