sella cavallo Anthony Paalman

Sella del cavallo: il dettaglio trascurato che fa danni veri

La sella del cavallo può sembrare perfetta, ma spesso nasconde difetti che danneggiano il cavallo. Scopri cosa controllare davvero.

“La maggior parte delle selle non è adatta. E la maggior parte dei cavalieri non se ne accorge.”
Anthony Paalman, Il nuovo libro dell’equitazione

La sella, questa sconosciuta. Quanto spesso ci interroghiamo davvero sulla forma della nostra sella? Non sul prezzo, non sul marchio, ma sulla sua forma, sulla sua tenuta, sul modo in cui si è trasformata nel tempo. È facile dare per scontato che una sella, una volta acquistata e magari adattata, continui a fare il suo lavoro in silenzio. Ma è un’illusione comoda. E anche pericolosa.

Nel suo manuale Il nuovo libro dell’equitazione, Anthony Paalman — cavaliere olandese e maestro di pensiero prima ancora che di tecnica — ci mette in guardia: una sella mal adattata o trascurata può diventare un ostacolo invisibile, capace di compromettere il benessere del cavallo e la qualità dell’equitazione.

Quando la sella non funziona più (e non te ne accorgi)

Una buona sella non è solo una questione di misura. È una questione dinamica, fatta di adattabilità, di manutenzione continua, e — sì — anche di come si monta in sella.

Una sella che poggia male sul dorso del cavallo può generare problemi seri:

  • Pressioni anomale sul garrese e sulla spina dorsale
  • Atrofia muscolare
  • Dolore cronico e alterazioni del comportamento
  • Problemi di assetto per il cavaliere

Ma Paalman va oltre la diagnosi tecnica. A preoccuparlo è soprattutto la non consapevolezza. “Molti cavalieri — scrive — si abituano talmente alla propria sella da non notare che il tempo e l’uso hanno appiattito l’imbottitura, spostando il baricentro verso la paletta.” Il risultato? Il cavaliere finisce a sedere sulle reni del cavallo, deformando l’assetto e creando sofferenza.

La forma cambia: e spesso non te ne accorgi

Una sella non è un oggetto statico. Si deforma con l’uso. E si deforma secondo il modo in cui monti. Chi carica costantemente il lato sinistro, ad esempio, deforma la sella in quella direzione. Il cavallo, per compensare, comincia a muoversi storto. Le azioni diventano meno efficaci, il cavallo si irrigidisce, le andature si alterano.

E poi c’è un altro problema sottovalutato: come saliamo in sella. Se lo fai afferrando il bordo opposto e tirando, sbagli. Tiri la sella a sinistra, ogni volta un po’. Dopo mesi o anni, quella forza crea una torsione permanente. Anche questo lo racconta Paalman, con la lucidità di chi ha osservato — e vissuto — queste dinamiche per tutta la vita.

Le 4 regole d’oro di Paalman per una sella funzionale

  1. L’arco anteriore (arcione) deve essere alto abbastanza da non toccare mai il garrese: lascia passare la luce sotto, letteralmente.
  2. Il punto più basso della sella deve trovarsi nella metà anteriore del seggio. Se no, il cavaliere siede troppo indietro.
  3. Il quartiere deve essere in linea con la cinghia: solo così la gamba cade nella posizione giusta.
  4. La sella deve essere stabile. Una sella che scivola è una sella che non fa il suo lavoro.

“Una sella con queste caratteristiche si adatta facilmente a ogni cavallo. Ma la verità è che la maggior parte delle selle non le possiede.”

La sella è un alleato, ma anche un testimone

Una sella non mente. Registra i nostri errori e li trasmette al cavallo. Per questo, più che uno strumento, è uno specchio della nostra equitazione. L’equilibrio del cavallo inizia dal nostro. E il nostro equilibrio parte da lì, dal seggio, dalla sella.

Nel libro Il nuovo libro dell’equitazione, Paalman non offre solo regole: ci invita a pensare, ad osservare con attenzione, a non lasciarci ingannare dalle abitudini. È una lettura che lascia il segno, come tutte le verità semplici ma scomode.

E ora? Guarda la tua sella. E poi guarda il tuo cavallo.

Lo hai mai osservato da fermo, nudo, dopo aver tolto la sella? Vedi segni di pressione? Vedi peli bianchi? Sente fastidio quando la posizioni? Ti sembra ancora simmetrica?

Queste domande non servono a colpevolizzare. Servono a riconnetterti con quello che succede davvero tra te, il tuo cavallo e la tua attrezzatura.

Scopri di più:

Se vuoi approfondire questo e molti altri temi su tecnica equestre, equilibrio e relazione cavallo-cavaliere, leggi Il nuovo libro dell’equitazione di Anthony Paalman. È una miniera di osservazioni tecniche e filosofiche, scritte da chi ha fatto dell’equitazione una disciplina del pensiero.

Scopri il libro di Paalman qui – un manuale da tenere sempre in sella.

 

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