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Stress nel cavallo: le pratiche per autocalmarsi

Lo stress può colpire qualsiasi essere vivente. Anche il cavallo. Ecco quali sono le pratiche che adotta per calmarsi da solo.

Le situazioni stressanti possono colpire qualsiasi essere vivente, dalle piante ai mammiferi, compresi i cavalli. Le cause possono essere molte e diverse fra loro. Nel caso degli equini, lo stress può arrivare da uno spavento improvviso, o anche da un cavaliere che esige troppo.

Le situazioni di nervosismo sono difficili da controllare. Ma, dei ricercatori italiani hanno studiato quali comportamenti vengono adottati dai cavalli per ritrovare la calma. Attraverso l’osservazione sul campo, hanno individuato prima di tutto i segnali che indicano una condizione di stress nel cavallo. Poi hanno analizzato quali fossero le reazioni autonome messe in atto per rilassarsi.

L’esperimento condotto su più di trenta cavalli

Tutto è iniziato prendendo in esame 33 cavalli. I soggetti, appartenenti a quattro scuderie italiane,  si differenziavano per età, razza e sesso. Lo stato di stress è stato indotto ogni volta in modo improvviso. Ad esempio gonfiando un palloncino all’interno del box di ciascun esemplare. In seguito, hanno preso in esame sia le registrazioni effettuate dalle telecamere, sia le analisi del battito cardiaco. I dati hanno permesso di verificare se gli animali dimostravano uno stato di stress. Infine, hanno confrontato questi esemplari con un gruppo di controllo, che non è stato sottoposto ad alcuno stimolo.

Ne è risultato che la masticazione a vuoto e il cosiddetto snore, ovvero la respirazione profonda, erano molto più frequenti negli animali che avevano vissuto la situazione di stress. I parametri fisiologici, inoltre, hanno evidenziato una attività maggiore del sistema calmante, segno del fatto che gli animali cercavano di mantenere l’autocontrollo di fronte allo spavento. A scoprire tutto questo è intervenuto un gruppo di etologi e di veterinari, coordinati dal dipartimento di Scienze Veterinarie dell’università di Pisa e dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie.

Stress: due risposte diverse e con scopi differenti

I comportamenti messi in pratica in risposta agli stimoli stressanti sono frutto di una strategia inconsapevole. Tuttavia essa mira a ritrovare la calma e affrontare le situazioni vissute in modo negativo, agendo sul sistema nervoso autonomo. Tra questi ce ne sono due particolarmente evidenti, che si è scoperto avere funzioni differenti. Da una parte c’è lo snore. Tale comportamento si manifesta nei primi istanti dopo lo stimolo stressante e sembra essere una risposta per contrastare l’impatto dell’evento, almeno durante il primo minuto. Dopo di che subentra il vacuum chewing. Si tratta di una masticazione a vuoto, che pare avere una funzione legata alla gestione della paura attraverso un movimento lento e continuato.

Le risposte agli eventi stressanti sono state osservate in numerose specie, sia animali che vegetali. Se quelle legate al mondo umano sono ormai piuttosto note, non si può dire lo stesso per animali domestici come i cavalli, che sono ancora molto diffusi non solo per le attività ludico-ricreative. Gli equini, infatti, si sono dimostrati dei validi alleati anche per quanto riguarda le terapie assistite, motivo per cui vengono impiegati nel trattamento di traumi nelle persone di ogni età. Perciò, sottolineano gli scienziati, occorre studiarne a fondo le abitudini, in modo da poter realizzare delle linee guida comportamentali, che siano verificate attraverso il monitoraggio dei parametri fisiologici degli animali. Questo avrebbe un’utilità anche per le persone che si trovano ad avere a che fare con i cavalli.

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