Trattamento delle parassitosi intestinali

Trattamento delle parassitosi intestinali: programmi di controllo, gestione del pascolo, accorgimenti e interventi opportuni preservano i cavalli dai vermi.

Diverse specie di vermi parassiti affliggono la salute dei nostri cavalli. Un piccolo numero di vermi può essere tollerato, ma una grande quantità può causare una serie di problemi quali diarrea, perdita di peso, riduzione della qualità delle prestazioni, colica e morte.

  • Come vengono diagnosticate le infestazioni da vermi?

I sintomi tipici (malessere, perdita di peso, colica, diarrea) e una gestione di scarsa qualità (sovraffollamento, pascolo inadeguato e contaminato, inadeguato uso di vermifughi) spesso suggeriscono la probabile presenza di parassiti intestinali. Test di laboratorio rappresentano i definitivi metodi di diagnosi.

Sono eseguiti due tipi di esami:

  1. Vengono analizzati dei campioni fecali per contare il numero di uova per grammo di feci. Questo valore dà un’indicazione del tipo e del numero di vermi adulti, presenti nell’intestino, che stanno producendo uova. Ci possono essere dei falsi negativi, quando i vermi adulti non producono una quantità sufficiente di uova per essere identificate, questo può talvolta accadere quando il cavallo è molto malato. I campioni di feci sono molto più indicativi quando raccolti da tutti o da un numero rappresentativo di cavalli, con cadenza regolare, per monitorare l’efficacia di un programma di controllo delle verminosi.
  2. Campioni di sangue vengono utilizzati per valutare la gravità dell’infestazione parassitaria nei singoli individui.
  • Come posso assicurarmi che i miei cavalli non soffrano per infestazioni parassitarie?

Sia che possediate un solo cavallo o un intero allevamento, dovreste sviluppare un programma di controllo delle verminosi con l’aiuto del vostro veterinario. Questo può essere basato su diversi fattori comprendenti la localizzazione geografica, il tipo e l’età dei cavalli che possedete, la densità dei soggetti e la frequenza con cui i cavalli entrano ed escono dalla vostra struttura. Un controllo efficace dei parassiti dipende sia dalla gestione del pascolo, per minimizzare la contaminazione di uova e larve, sia dall’uso di farmaci vermifughi per eliminare i parassiti dall’intestino del cavallo. Nessuno dei due elementi può essere sufficiente singolarmente.

Come posso gestire al meglio il pascolo che ho a disposizione?

I cavalli si re-infestano ingerendo le uova o le larve dei parassiti mangiando in pascoli contaminati. Quindi:
Il pascolo non deve essere sovraffollato, così che i cavalli possono evitare di mangiare erba contaminata.
Le feci devono essere regolarmente e frequentemente rimosse dal pascolo per minimizzare la contaminazione. Se avete una sufficiente superficie a disposizione, sono particolarmente utili dei raccoglitori di deiezioni meccanizzati (aspiratori motorizzati da piccoli trattori).
I paddocks devono essere regolarmente pascolati da altre specie, come vacche o pecore, a rotazione e poi lasciati a riposo. Questi animali non sono colpiti dai parassiti equini, i loro parassiti non colpiscono i cavalli, pascolano più uniformemente dei cavalli e le loro deiezioni stimolano la crescita dell’erba.

  • Come posso usare al meglio i vermifughi?

Gli antielmintici sono farmaci che vengono somministrati al cavallo per bocca, al fine di uccidere i parassiti intestinali. Quando sono usati correttamente e in modo regolare, molti sono efficaci, ma nell’ultimo decennio alcune popolazioni di vermi hanno sviluppato una resistenza ad alcuni farmaci. Per questo motivo questi devono essere usati strategicamente, in base all’età del cavallo ed al periodo dell’anno. Un protocollo antiparassitario ben impostato minimizza inoltre le possibilità di stimolare lo sviluppo di resistenza.

Per il proprietario di un singolo cavallo e i proprietari di piccole scuderie, un approccio efficace consiste nella raccolta periodica di campioni di feci e di sangue, e poi nella selezione del vermifugo in base alla popolazione di vermi presente, in pratica un trattamento mirato. Campioni di feci e sangue possono essere utilizzati dopo il trattamento per verificare se il farmaco è stato realmente efficace.

Per i maneggi ed i centri di addestramento gestiti in modo intensivo, come per gli allevamenti commerciali, è necessario un approccio più strutturato. I puledri che sono nati e cresciuti in allevamento devono essere sverminati la prima volta a 4 settimane di vita per evitare la diarrea da Stongyloides, in seguito 4-6 settimane più tardi. La frequenza con cui deve essere eseguito il trattamento vermifugo dipende dalla densità dei soggetti, dalla contaminazione del pascolo e dal movimento di cavalli.

Se possedete uno o più cavalli e questi hanno accesso a paddock grandi e puliti, essi richiederanno trattamenti meno frequenti rispetto ad allevamenti commerciali affollati o ad allevamenti dove i cavalli entrano ed escono regolarmente da e per altre gestioni, spesso sconosciute.

Attualmente esistono diversi principi attivi in commercio presenti in diverse formulazioni di diverse marche ed il vostro veterinario ve le consiglierà. Di alcune formulazioni viene pubblicizzata la necessità di una minore frequenza di somministrazione, questo dovrebbe sempre essere controllato con campioni fecali periodici, in quanto fattori di gestione locali possono comportare una diversa efficacia.

  • La gestione del pascolo da sola può ridurre l’incidenza di problemi dovuti ai vermi?

L’igiene del pascolo è di suprema importanza nel controllo delle parassitosi. Le feci devono essere regolarmente rimosse dal pascolo, idealmente ogni giorno ed almeno una o due volte alla settimana. I paddock non devono mai essere sovraffollati, riducendo la necessità per i cavalli di pascolare vicino alle deiezioni. I pascoli devono essere ruotati e lasciati a riposo. Una buona gestione da sola può controllare con successo le parassitosi in una popolazione stabile di cavalli, ma ciò deve essere controllato da analisi regolari di campioni fecali ed i nuovi arrivati devono sempre essere sverminati prima di entrare nel pascolo.

  • Quale è il miglior approccio in un maneggio?

Queste strutture possono essere un problema se ogni singolo proprietario è responsabile del controllo parassitario del proprio cavallo. Idealmente tutti i cavalli devono seguire lo stesso programma sia in termini di obiettivo del trattamento che del dosaggio, per evitare che quelli trattati vengano re-infestati da quelli non trattati. Problemi simili si verificano per le vaccinazioni. La migliore politica, per la salute ed il benessere dei cavalli, è quella di includere i trattamenti antielminitici e le vaccinazioni di routine nel costo del maneggio e di effettuarli contemporaneamente a tutti i cavalli.

  • Come devono essere trattati i cavalli se si verifica una “rottura” nel programma di controllo parassiti?

Questo può succedere se si verifica un errore nella gestione, se un trattamento non ha successo o se l’immunità di un singolo cavallo si compromette, ad esempio per una malattia di causa diversa. Si possono sviluppare i sintomi tipici (malessere, perdita di peso, colica, diarrea). I cavalli con colica associata a danni a carico dei vasi intestinali, torsioni o intussuscezioni di sezioni del tratto intestinale, possono richiedere un intervento chirurgico addominale urgente per cercare di salvarne la vita. I cavalli con diarrea acuta e tossiemia possono richiedere un ricovero per la terapia intensiva

A dispetto delle nostre moderne conoscenze tecniche e della disponibilità di farmaci antielmintici efficaci, le parassitosi intestinali rimangono la causa più importante di malattia nei cavalli nel mondo. I fattori più importanti sono il sovraffollamento in pascoli di scarsa qualità e altamente contaminati, la mancata pulizia dei pascoli ed un uso inadeguato di vermifughi efficienti. Comperare i farmaci antielmintici da rappresentanti, sulla base di offerte vantaggiose, è spesso la chiave dell’insuccesso del vostro programma di controllo parassitario. Formulate un programma specifico con il vostro veterinario.

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Questa informativa per i clienti è basata su materiale scritto da Deidre M Carson BVSc MRCVS e Sidney W Ricketts LVO BSc BVSc DESM Dip ECEIM FRCVS. Traduzione a cura di Gianmaria Postinger (Med. Vet. libero professionista) e Paola Gulden (Med. Vet. libero professionista). Adattamento a cura del Dr. Andrea M. Brignolo-Medico Veterinario (Med.Vet.libero professionista ) Usato previo permesso secondo licenza. © Lifelearn Ltd, PO Box 16, Newmarket CB8 7TH, UK.

 

Dr. Andrea M. Brignolo, veterinario ippiatra con particolari competenze in medicina interna e sportiva e aspetti peritali medico legali ed assicurativi della medicina veterinaria.
Club Member and past president presso SIVE International, Resident assistant presso UCDavis Veterinary Medical Teaching Hospital e Vicepresidente con delega agli Equini presso ANMVI Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani. Nel 2007 ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Scienze Cliniche Veterinarie alla Facoltà di Medicina Veterinaria di Torino.
Ha scritto pubblicazioni sia scientifiche che divulgative pubblicate su riviste di settore e giornali a livello provinciale, nazionale ed internazionale ed effettua dal 1989 seminari, corsi ed incontri presso varie associazioni ed enti legati all’ambiente del cavallo sportivo.

Per maggiori informazioni sul Dr. Andrea M. Brignolo potete visitare il sito: www.andreabrignolo.com oppure la pagina Facebook: @andreabrignoloveterinario

Dr.Andrea M. Brignolo
Medico Veterinario DVM-PhD
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