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Come il cavallo dice: “Non mi sento bene.”

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Se il cavallo all’improvviso è irrequieto, scalcia, non si lascia toccare non è perché è un animale imprevedibile. È il suo modo di dire: Non mi sento bene.

Il cavallo non è un animale imprevedibile, né tantomeno lunatico. Non cambia idea improvvisamente, né ha sdoppiamenti di personalità. Ogni sua azione ha sempre un effetto scatenante. Il problema è nostro se non sempre siamo in grado di capire né i segnali che manda in anticipo né i segnali che il cavallo coglie dall’ambiente circostante. Se un cavallo di solito adorabile e tranquillo diventa improvvisamente irascibile non è perché “Cosa ti aspettavi?!? È sempre un animale!” … probabilmente c’è qualcosa che non va. Di solito non sta bene. Con il cambio di comportamento sta solo comunicando un dolore, una sofferenza fisica. Un cavallo malato o sofferente, lo dice che non si sente bene. Bisogna “solo” capirlo. Certo, per cogliere i suoi segnali, bisogna conoscere la sua normalità, le sue abitudini, la sua personalità. Non si può capire cosa è anormale se non si conosce bene la normalità.

Un cavallo malato o sofferente potrebbe mostrare le classiche espressioni fisiche di disagio: movimenti poco brillanti, scarsa concentrazione. Se vive in gruppo, potrebbe isolarsi come se non volesse interagire con nessuno. La ricerca della solitudine è spesso il primo segno che qualcosa non va, anche prima della perdita dell’appetito.

Se soffre, potrebbe mostrare un atteggiamento di protezione verso l’area dolorante. Un cavallo in colica spesso dà dei calci o morde l’addome, si sdraia e si rialza. Se ha mal di schiena, potrebbe mostrare aggressività quando lo si sella. In generale, un cavallo che soffre potrebbe sembrare scontroso o mostrare comportamenti di difesa verso le persone o altri cavalli.

Un cavallo che soffre potrebbe anche ridurre il suo livello di attività, portare la testa in basso sotto il garrese, mostrare uno sguardo fisso e una posizione rigida ed essere riluttante a muoversi.

afferma Emanuela Dalla Costa, DVM, PhD, Dipl. ECAWBM, del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Milano, a Milano, Italia.

Anche le caratteristiche del viso possono rivelare dolore. Nel 2014, la dr. Emanuela Dalla Costa, medico veterinario, PhD, Dipl. ECAWBM, del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Milano, insieme a dei ricercatori tedeschi hanno sviluppato un metodo per identificare la presenza di dolore nei cavalli attraverso la valutazione delle espressioni facciali: la Horse Grimace Scale (HGS). Nei cavalli affetti da laminite o castrati che hanno usato nei loro studi, è stata notata una tendenza a manifestare il dolore appiattendo le orecchie e irrigidendo o deformando parti del loro viso: i muscoli sopra le orbite degli occhi, sopra gli occhi e la bocca, le narici e i muscoli masticatori.

I cavalli cavalcati, afferma Sue Dyson, MA, Vet MB, PhD, DEO, FRCVS, responsabile del Clinical Orthopaedics at the Animal Health Trust Centre for Equine Studies, a Newmarket, Regno Unito, invece, esprimono dolore usando una diversa serie di comportamenti ed espressioni facciali. I soggetti sofferenti tendono a tenere persistentemente le orecchie indietro, ad aprire ripetitivamente la bocca, ad avere uno sguardo intenso, ad alterare la posizione della testa, a scuoterla su e giù, da un lato all’altro o ad inclinarla.

 

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Serena Cappello

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