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Grooming e carezze: sono considerabili come rinforzi?

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Grooming e carezze sono considerabili rinforzi? Qual è il giusto approccio quando si desidera premiare il cavallo? Lo spiega Eleonora Dordoni.

Si considera rinforzo tutto ciò che risulta motivante per l’animale e per questo aumenta la frequenza di una risposta desiderata.

Il contatto tra simili ha un valore positivo per la psiche dell’animale. Tuttavia ai fini dell’addestramento è importante valutare il valore che ciascun premio ha per il cavallo. Ovvero quanto questi è motivato a ottenerlo, al fine di utilizzarlo poi nel lavoro.

Il contatto tra uomo e cavallo è frequente anche in sella. Infatti, molto spesso si vedono cavalieri che premiano gli animali tramite delle pacche sul collo. In realtà tale comportamento non ha alcun valore scientifico. Addirittura risulta sgradevole per alcuni cavalli. Infatti non lo associano a qualcosa di piacevole. A questo comportamento si contrappone lo sfregamento della regione del garrese. La pratica imita il grooming tra conspecifici, con risultati più evidenti circa lo stato di rilassamento degli animali i cui valori cardiaci tendono a scendere.

Uno studio realizzato da Z. Thorbergson, S. Nielsen, B & R. Doyle (2016) ha sottolineato la differenza di gradimento, da parte dei cavalli, tra le pacche sul collo e il grattare la regione del garrese, in seguito allo svolgimento di un esercizio.

L’esperimento prevedeva che i cavalli venissero montati dai rispettivi proprietari lungo un percorso predefinito. Al termine del quale hanno premiato gli animali tramite pacche sul collo o sfregamento sul garrese.

Per valutare lo stato di gradimento e rilassamento dell’animale, tramite registrazione video, hanno preso nota dei comportamenti dei singoli individui. Manifestazioni quali testa bassa, orecchie neutrali, sospiri sono segnali di un cavallo rilassato. Mentre orecchie indietro, coda sbattuta, bocca aperta e testa alta sono tutti indicativi di un disagio.

Al termine del test è emerso come lo sfregamento della regione del garrese procurasse un maggiore senso di benessere e rilassamento negli animali. Mentre hanno dimostrato di non gradire o quantomeno di rimanere indifferenti alle pacche sul collo.

Tale studio ci indirizza nella scelta del giusto approccio quando si desidera premiare il cavallo.

Se è chiaro che gli sfregamenti del garrese sono più piacevoli per i cavalli, paragonati alle pacche sul collo, è fondamentale capire quanto siano motivanti rispetto, ad esempio, al cibo. Ovvero se possono essere considerati dei veri e propri rinforzi.

Nello studio realizzato da Carol Sankey, Severine Henry, Aleksandra Gorecka-Bruzda, Marie-Annick Richard-Yris, Martine Hausberger (2010) viene confrontato l’utilizzo del contatto fisico e del cibo come premi e per la creazione di un rapporto uomo-cavallo. L’esperimento ha previsto l’insegnamento del comando “resta” tramite rinforzo positivo, con l’utilizzo di cibo o sfregamenti del garrese come stimoli piacevoli. I dati acquisiti hanno preso in considerazione anche il tempo di permanenza dell’animale nei pressi dell’addestratrice.

Si è evidenziato come tutti i cavalli addestrati con il cibo avessero imparato con successo il comando. Mentre solo 4 su 10 dei cavalli, addestrati con il contatto fisico come premio, avevano avuto successo. Ancora più interessante è stato costatare come il cibo abbia avuto un riscontro positivo nell’instaurarsi di un rapporto tra l’animale e l’addestratrice.

È evidente, dunque, che il contatto fisico non è percepito come sufficientemente motivante da parte dell’animale. Questo ha mostrato di preferire il cibo come ricompensa. L’abbassamento del ritmo cardiaco, indice di rilassamento, non è stato messo in discussion. Si vuole invece sottolineare come tale dato, seppur positivo, non sia sufficiente affinché lo sfregamento del garrese possa essere considerato come un rinforzo. Infatti esso non aumenta la frequenza di una risposta desiderata e non promuove l’apprendimento.

Si conclude che il contatto fisico, seppur classificabile come un rinforzo primario, non è efficace ai fini dell’addestramento come lo è il cibo. Quest’ultimo rimane la scelta migliore quando si parla di cavalli.

Eleonora Dordoni, Principi di apprendimento – il ruolo del rinforzo positivo, Zoraide editore, 2019, pp. 45-47.

Foto di Giulia Basaglia


Per capire come apprende il cavallo

Principi di apprendimento – il ruolo del rinforzo positivo
di Eleonora Dordoni

Principale obiettivo di questo lavoro è quello di mettere in evidenza il valore delle teorie dell’apprendimento nell’addestramento del cavallo. Al giorno d’oggi la scienza, grazie ai suoi importanti progressi, può aiutare a capire il modo in cui i cavalli pensano e reagiscono ai diversi stimoli. Il saggio analizza dettagliatamente le tecniche del rinforzo positivo e illustra i vantaggi dell’utilizzo del clicker training nel lavoro con i cavalli.

La prefazione del prof. Antonio Lucio Catalano (già Presidente del Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Equine della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Parma)  apre il volume. Nell’introduzione il dr. Angelo Telatin  sottolinea che «questo libro contribuisce, grazie a molti esempi e a una filosofia di base, a ridurre il gap tra psicologia dell’ap­prendimento e addestramento […] Eleonora Dordoni è stata in grado, grazie alla sua abilità di tradurre in un linguaggio accessibile concetti complessi, di fare una sintesi accurata e intuitiva di cosa sia la psicologia dell’apprendimento».

Le splendide foto scattate da Giulia Basaglia impreziosiscono il volume e contribuiscono a rendere ancora più piacevole la sua lettura. Fotografa, grafica pubblicitaria e web designer, Giulia Basaglia è specializzata in fotografia equestre. Per lei riuscire a catturare il fascino dei cavalli ed esaltarne la bellezza è una vera e propria sfida con me stessa.

Questo libro permetterà al lettore di approfondire i concetti della psicologia dell’apprendimento e di acquisire nuove capacità per interagire in modo corretto con il proprio cavallo.

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Il testo è ordinabile (fornendo il codice ISBN: 9788890950483) presso tutte le librerie in territorio nazionale.

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Serena Cappello

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