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Il cavallo che tira indietro quando è legato

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Avere un cavallo che tira indietro quando è legato non è un’esperienza divertente. Ma è un problema di comportamento o di addestramento?

Il cavallo che tira indietro quando è legato mette in atto un comportamento che è pericoloso per sé stesso, per chiunque si trovi nelle vicinanze oltre che pericoloso per l’attrezzatura dal momento che rompe tutto.

Tirare indietro è un problema di comportamento o di addestramento? I cavalli tirano indietro per diversi motivi. In primo luogo, per paura e in secondo luogo, perché imparano che possono farlo. In sostanza, è sia un problema di comportamento che di addestramento.

Per semplificare: il cavallo si spaventa, è legato e non può fuggire. Quindi tira indietro, rompe i finimenti e scappa. Ha imparato che quel comportamento lo mette al sicuro.

Quindi si tratta di un comportamento appreso che ha le sue radici nella paura.

Quando leghi un cavallo, hai effettivamente tolto il suo principale meccanismo di reazione, che è il movimento.

Essere legato non è una cosa naturale per un cavallo. Tutti i suoi istinti gli dicono che essere intrappolato è una minaccia per la sua vita. Non legare il tuo cavallo finché non sai come lui gestisce lo stress e finché non sai tu riconoscere i suoi segnali di tensione.

Abbiamo tutti sentito dire che la difesa primaria del cavallo è la fuga. Fondamentalmente è vero. Ma l’istinto di fuga si innesca più o meno intensamente in base al livello di paura. Come tutti gli individui, i cavalli hanno diverse soglie di paure. Così, ad esempio, una reazione fisica alla paura può comprendere aumento della frequenza cardiaca, respirazione accelerata, rilascio di adrenalina, sudorazione, tremori muscolari. La paura non innesca necessariamente una risposta di lotta o fuga.

Esistono tre diversi livelli di “soglia” della paura:

Stare “sotto” la soglia della paura
Avvicinarsi “alla” soglia della paura
Andare “oltre” la soglia della paura

Quando un cavallo è “sotto” la soglia non dà segni di panico. Può muoversi, fare qualche passo, spostare il peso, raspare con un anteriore. Ma rimane razionale e calmo. Questi segnali indicano che lo stimolo proposto gli sta causando un certo stress, ma che è in grado di affrontarlo.

Quando un cavallo si avvicina “alla” soglia, inizia a muoversi freneticamente. Può diventare aggressivo quando normalmente non lo è. Diventa sempre più distratto e mostra segni visibili di essere molto stressato. Potresti notare che gli occhi si spalancano, i muscoli si irrigidiscono o punta le orecchie bruscamente in avanti. Può anche essere riluttante a muoversi, oppure solleva la testa, ha un leggero aumento della frequenza cardiaca, contrazioni muscolari, potrebbe sbuffare o nitrire. In questa fase, spesso dipende dalla persona se la situazione peggiora o migliora. Il cavallo è a malapena razionale e molto vicino a essere sopraffatto.

Quando un cavallo è andato “oltre” la soglia, mostra evidenti segni di angoscia, ansia e paura. È un comportamento totalmente irrazionale volto esclusivamente alla sopravvivenza, a tutti i costi.  A questo punto non gli importa di fare del male a sé stesso o agli altri.

Se il cavallo si sente intrappolato e non riesce a muoversi quel tanto che basta per dare alla sua mente il tempo di scavalcare i suoi istinti, può innescare il panico e scatenare una reazione di fuga. In questa situazione la reazione sarà tirare indietro.

Dovremmo sempre essere consapevoli della quantità di stress che il nostro cavallo può provare in ogni situazione. Non è meccanica quantistica; ce lo dirà lui se lo ascoltiamo. Comprendere la quantità e il tipo di stress a cui stai sottoponendo il tuo cavallo dovrebbe darti un’idea ragionevole sul fatto che il cavallo è in grado a gestirlo o meno. È tutto molto prevedibile se presti attenzione ai segnali.

In qualsiasi situazione, se il cavallo mostra segni di un leggero stress puoi continuare solo se riesci a tenere sotto controllo come sta affrontando lo stimolo in ogni momento. Se i segnali si intensificano, devi fermarti e aspettare che l’intensità delle sue azioni torni di nuovo “sotto la soglia”.

Se non ti accorgi di una crescente ansia nel cavallo, se ignori i suoi segnali e continui – ad esempio – a sellarlo, e lui esplode, tira e rompe tutto, di chi è la colpa? Sei tu la causa del suo stato d’animo e della sua reazione di fuga.

 

Per comprendere il comportamento del cavallo

I misteri del cavallo
Robert M. Miller

È un libro che spiega ogni azione e reazione del cavallo da un punto di vista etologico, psicologico e comportamentale. Un libro di etologia? Non solo! L’originalità del testo sta nel fatto che affronta ogni azione e reazione del cavallo tenendo conto anche del comportamento dell’uomo e della sua psicologia. Chiarisce in modo semplice tutte le nozioni scientifiche dei meccanismi che entrano in gioco quando ci si relaziona con un cavallo aiutando così ad instaurare un canale di comunicazione corretto ed efficace per ambo le parti.

 

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Per capire come apprende il cavallo

Principi di apprendimento – il ruolo del rinforzo positivo
di Eleonora Dordoni

Principale obiettivo di questo lavoro è quello di mettere in evidenza il valore delle teorie dell’apprendimento nell’addestramento del cavallo. Al giorno d’oggi la scienza, grazie ai suoi importanti progressi, può aiutare a capire il modo in cui i cavalli pensano e reagiscono ai diversi stimoli. Il saggio analizza dettagliatamente le tecniche del rinforzo positivo e illustra i vantaggi dell’utilizzo del clicker training nel lavoro con i cavalli.

La prefazione del prof. Antonio Lucio Catalano (già Presidente del Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Equine della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Parma)  apre il volume. Nell’introduzione il dr. Angelo Telatin  sottolinea che «questo libro contribuisce, grazie a molti esempi e a una filosofia di base, a ridurre il gap tra psicologia dell’ap­prendimento e addestramento […] Eleonora Dordoni è stata in grado, grazie alla sua abilità di tradurre in un linguaggio accessibile concetti complessi, di fare una sintesi accurata e intuitiva di cosa sia la psicologia dell’apprendimento».

Le splendide foto scattate da Giulia Basaglia impreziosiscono il volume e contribuiscono a rendere ancora più piacevole la sua lettura. Fotografa, grafica pubblicitaria e web designer, Giulia Basaglia è specializzata in fotografia equestre. Per lei riuscire a catturare il fascino dei cavalli ed esaltarne la bellezza è una vera e propria sfida con me stessa.

Questo libro permetterà al lettore di approfondire i concetti della psicologia dell’apprendimento e di acquisire nuove capacità per interagire in modo corretto con il proprio cavallo.

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Serena Cappello

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