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Scopriamo le carrube: preziosi frutti antichi

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Scopriamo le meravigliose proprietà delle carrube: un frutto antico ricco di sostanze nutrienti e salutari per l’alimentazione equina.

I benefici delle carrube per l’alimentazione del nostro cavallo sono notevoli. Questi frutti sono delle vere e proprie “meraviglie vegetali della natura”, sono ricchi di sostanze nutrienti e salutari.

Sfruttando la sua ottima presenza di nutrienti, la carruba rappresenta un’importante risorsa per l’alimentazione equina, contribuendo a garantire un’alimentazione sana ed equilibrata per i nostri amati cavalli.

Cosa sono le carrube

Il Carrubo (Ceratonia siliqua L.) è una pianta sempreverde, originaria del Medio Oriente, che ama i climi caldi e aridi. Può raggiungere i 7/10 metri di altezza e vivere più di 100 anni. Coltivato per i suoi semi commestibili fin dal 2000 a.C. viene oggi prodotto in Spagna, Nord Africa e Italia, che è il secondo Paese produttore dopo la Spagna, con un contributo di circa il 26%.

I frutti sono baccelli lunghi da 10 a 20 cm, spessi e legnosi, che sono prima verdi e poi, a maturazione, assumono un colore marrone scuro. La polpa è fibrosa e zuccherina e i semi sono molto duri e difficili da digerire.

Si tratta di un frutto antico, dalle molteplici proprietà e che, durante la Seconda Guerra Mondiale, ha sfamato migliaia di persone, soprattutto in Sicilia, e Le Forze Armate italiane e tedesche utilizzavano un prodotto a base di polpa di carruba chiamato “Energon” per nutrire i muli e i cavalli utilizzati con successo nelle operazioni militari. Nei decenni successivi, però, la carruba fu relegata al consumo animale. Oggi, la carruba sta vivendo una seconda giovinezza e sta gradualmente tornando sulle nostre tavole come super alimento della natura.

Le carrube hanno numerosi utilizzi nell’industria alimentare umana, oltre che nell’alimentazione animale. Dalla lavorazione del frutto si ottiene il “carcao”, una polvere dolce e leggermente acidula, che ricorda il gusto del cacao e dei fichi secchi. Questo prodotto viene spesso utilizzato come surrogato del cacao per le persone intolleranti alla caffeina e alla teobromina.

Inoltre, dalla macinazione dei semi di carruba, grazie alle sue proprietà organolettiche, si ottiene una farina che è un’ottima alternativa alla farina di frumento nelle cucine. La farina di carrube è priva di glutine e ricca di zuccheri complessi, vitamine e minerali come le vitamine C, E, K, ferro, calcio, fosforo, magnesio, selenio e zinco. È consigliata per la salute dell’apparato gastrointestinale e come ipocolesterolemizzante (aggettivo riservato a tutti quei prodotti in grado di abbassare i livelli di colesterolo).

La farina di carrube è anche un ingrediente comune nell’industria alimentare come addensante, emulsionante, stabilizzante e gelificante naturale per la produzione di creme, marmellate, caramelle e gelati. Anche l’industria farmaceutica-cosmetica utilizza la farina di carrube per il suo effetto idratante ed emolliente su pelli secche e sensibili.

Infine, i semi di carruba, che si chiamano carati, hanno una storia interessante, poiché venivano usati come unità di misura per le pietre preziose a causa della loro sorprendente uniformità di peso, ogni seme pesa un quinto di grammo e quindi venivano usati per pesare l’oro e le pietre preziose. La parola “carato” deriva infatti dall’arabo qīrāṭ “chicco di carruba; piccolo peso” (Vocabolario Treccani).

L’utilizzo in campo zootecnico

La carruba è un frutto dalle molteplici proprietà utilizzata in svariati settori, non solo nell’alimentazione umana. Infatti, anche in campo zootecnico, le bacche prive di semi sono molto apprezzate per l’alimentazione del bestiame, in primis per cavalli, vitelli, agnelli, conigli e suini. Intere, tritate, schiacciate o sotto forma di farina, le carrube migliorano l’appetibilità e l’aroma dei mangimi composti, grazie al loro alto valore energetico e alla presenza di zuccheri riduttori altamente digeribili. Inoltre, il rapporto tra saccarosio e glucosio favorisce l’assimilazione delle proteine presenti negli altri ingredienti delle miscele. Ma è tutto: la carruba è un alimento molto apprezzato anche dai nostri amici a quattro zampe, come cani e animali domestici. La farina di carruba pura, somministrata con dosaggi adeguati, risulta essere un ottimo coadiuvante nella risoluzione di casi di dissenteria acuta e di disturbi intestinali legati a cambi di dieta o durante lo svezzamento dei cuccioli.

L’utilizzo per i cavalli

I frutti maturi ed essiccati sono ideali per l’alimentazione dei cavalli, poiché quelli freschi contengono tannini tossici che possono causare costipazione e coliche. I frutti vengono denocciolati e frantumati in pezzi di varie dimensioni, utilizzati per la preparazione di mangimi pellettati e miscele casalinghe. L’uso della carruba migliora l’appetibilità del mangime grazie al suo gusto dolciastro, derivante dalla carrubina, e alla sua capacità di favorire l’assimilazione delle proteine.

Il frutto senza semi è preferibile rispetto a quello intero, perché il seme, per essere digeribile, necessita di ulteriori lavorazioni per la presenza di acidi tannici.

I semi delle carrube, invece, devono essere utilizzati con cautela, poiché la loro elevata capacità astringente può causare costipazione se somministrati in eccesso. Sono per lo più ridotti in farina utilizzata quasi esclusivamente per la formulazione di prodotti a uso umano o per speciali integratori per cavalli, specifici per contrastare gli episodi di diarrea. Possono essere utilizzati solo su indicazione del veterinario, soprattutto per integratori specifici per contrastare la diarrea dei cavalli.

Pregi

Le carrube non sono un alimento energetico come i cereali, ma contengono quantità di zuccheri maggiori rispetto all’orzo. Sono ricche di saccarosio, il composto che conferisce un gusto dolciastro molto gradito ai cavalli. Pur trattandosi di legumi anomali, possono essere utilizzate in quantità da mescolare alla miscela di concentrato idealmente tra i 300 e i 600 grammi al giorno, in quanto povere di proteine ma ricche di zuccheri e calcio

Le carrube hanno una consistenza legnosa che stimola il cavallo a masticare più lentamente, aumentando i tempi di consumo del mangime, importante per molti cavalli, soprattutto quando non hanno la possibilità di pascolare liberi e tranquilli nei paddock. Tuttavia, anche se utilizziamo un foraggio (fieno) di buona qualità o se il nostro cavallo è a riposo non dovrebbero costituire l’unico alimento concentrato della sua dieta.

Per quali cavalli?

Le carrube sono un alimento ideale per tutti i cavalli, in particolare per quelli impegnati in attività sportive, le fattrici e gli stalloni. Grazie al loro elevato contenuto di calcio, sono ottime per bilanciare il rapporto calcio-fosforo nella dieta.

Inoltre possono essere utilizzate per i cavalli debilitati e convalescenti, purché dotati di un’ottima dentatura, in quanto sono generalmente molto gradite e apprezzate anche dai soggetti più difficili.

Tuttavia, è importante prestare attenzione alla dentatura del cavallo prima di utilizzarle, evitando di darle ai soggetti anziani o troppo giovani che potrebbero avere difficoltà nella masticazione.

Conclusione

Per ottenere il massimo beneficio dalle proprietà delle carrube, è importante valutare attentamente gli alimenti che diamo al nostro cavallo. Ogni cavallo ha le sue esigenze specifiche, e alimentarlo in modo adeguato significa tenerne conto.

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Serena Cappello

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