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Si può far mangiare l’aglio ai cavalli?

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L’aglio ha molti benefici ed è usato regolarmente da molti proprietari come integratore alimentare. Ma ha anche degli effetti collaterali.

Un’immagine postata sui social divide in due colonne cosa può mangiare il cavallo e cosa, invece, gli fa male. Nella colonna “NO” è stato inserito l’aglio.

Ma come? È risaputo che l’aglio fa bene a tutti, equini compresi. Eppure, ciò non è del tutto vero.

È vero che l’aglio porta diversi benefici. Fin dai tempi più antichi era considerato una medicina potente. Prima della penicillina in campo umano era utilizzato per curare le ferite della pelle. Lo si riteneva in grado anche di migliorare le prestazioni atletiche. Con il progredire della scienza, la medicina ha evidenziato ulteriori proprietà benefiche.

Quindi, per sfruttare questi benefici anche nel campo dei cavalli, sono stati creati prodotti a base di aglio.

Si dice che l’aglio sia una degli agenti curativi naturali più efficaci al mondo. Ha molti benefici dichiarati. Ha effetti antisettici, antinfiammatori e antibiotici. Abbassa la pressione sanguigna.  È comunemente usato, insieme agli antibiotici, per trattare le malattie respiratorie equine e le infezioni nei polmoni. Inoltre, agisce come repellente per le mosche.

L’aglio è usato regolarmente da molti proprietari come integratore alimentare. È disponibile in diverse forme per l’uso equino ad esempio in polvere o in granuli liofilizzati. Alcuni erboristi, però, sostengono che il modo migliore per somministrarlo è darlo fresco.

Gli effetti collaterali

Tuttavia alcuni studi hanno dimostrato che somministrare ai cavalli grandi quantità di aglio è pericoloso. In generale, i cavalli si autoregolano nel suo consumo. Tollerano infatti la presenza di piccole quantità di prodotto aggiunto al concentrato. Generalmente rifiutano quantità superiori ai 50 g.

Però, alcuni prodotti in commercio sono costituiti da aglio disidratato cosparso di sostanze zuccherine come la melassa. Quest’ultima, ad esempio, ne altera il sapore rendendolo più gradevole. Così, di fronte a questi prodotti deliziosamente lavorati si rischia di cadere nell’errore di eccedere con il dosaggio pensando di fare bene.

Infatti, se viene utilizzata una piccola quantità per un breve periodo, di solito non si verificano effetti collaterali. Quantità maggiori o un uso prolungato possono causare effetti indesiderati. In questi casi i problemi che insorgono non sono improvvisi. Si manifestano lentamente. Sono correlati alla dimuzione del numero di globuli rossi causandp anemia.

L’aglio contiene il N-propil disolfuro. Il composto è un lieve irritante per l’uomo, ma è molto tossico per gli animali.

Il rischio di effetti indesiderati è comunque basso se seguiamo i consigli del nostro veterinario di fiducia e le indicazioni della ditta produttrice degli alimenti.

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Serena Cappello

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