Come riconoscere e prevenire un’allergia da punture di insetti nei cavalli durante l’estate, con consigli pratici.
Il tuo cavallo è irrequieto. Si gratta con forza contro il palo del paddock, scuote la testa, morde l’aria. Guardi meglio: ha delle chiazze sul collo, la criniera spezzata, la pelle arrossata.
“puntura di Insetti,” pensi. Ma quanto può essere grave?
La risposta, purtroppo, è: molto più di quanto immagini.
Con l’arrivo della bella stagione, i cavalli non devono solo sopportare il caldo. Arrivano anche le zanzare, i tafani, le mosche e soprattutto i moscerini Culicoides, minuscoli ma insidiosi. Per molti cavalli, le loro punture non sono solo fastidiose: scatenano vere e proprie reazioni allergiche, con prurito intenso, infiammazioni e lesioni cutanee. E a quel punto, niente più tranquille passeggiate o allenamenti sereni: l’estate diventa un incubo.
Allergia alle punture di insetti: cos’è davvero?
Si tratta di una forma di ipersensibilità alla saliva degli insetti pungenti, in particolare i Culicoides. Questi moscerini sono minuscoli (circa 2 mm), ma la loro puntura può innescare una reazione allergica violenta. Non è una semplice irritazione: si parla di dermatite estiva recidivante, un’infiammazione che porta a prurito estremo e lesioni da sfregamento.
Reazioni cutanee: come riconoscerle
I sintomi variano, ma i più comuni sono:
- Grattamento continuo su collo, spalle, groppa e base della coda
- Zone senza pelo (chiazze glabre)
- Pelle arrossata, ispessita, a volte con croste
- Irritabilità o nervosismo
Non è raro che il cavallo si ferisca da solo per il prurito. E se non si interviene in tempo, la situazione peggiora.
“Ma è davvero un’allergia?” – Sfatiamo un mito
Molti pensano che basti un insetticida qualsiasi per risolvere il problema. In realtà, gli insetticidi agiscono dopo la puntura, quindi non risolvono il problema se il cavallo è allergico. In questi casi serve un repellente specifico, che impedisca all’insetto di appoggiarsi sulla pelle. È una distinzione fondamentale per evitare trattamenti inefficaci.
Come gestire (bene) un cavallo allergico alle punture
Ecco una guida pratica per limitare le reazioni cutanee e tenere gli insetti lontani:
- Evita gli orari peggiori
I Culicoides sono più attivi all’alba e al tramonto. Se puoi, limita le uscite in quei momenti. - Usa coperte a rete
Scegli modelli con maglie strette che impediscano agli insetti di passare. Ci sono anche coperture per collo e coda. - Installa ventilatori nei box
Il flusso d’aria costante ostacola il volo dei moscerini. Una soluzione semplice ma efficace. - Scegli il repellente giusto
Leggi bene le etichette: cerca prodotti repellenti, non solo insetticidi. Consulta il veterinario per quelli più adatti. - Cura la pelle con prodotti lenitivi
Dopo le punture, la pelle va trattata con creme o shampoo specifici. Serve a ridurre l’infiammazione e il prurito.
Ambiente sotto controllo: il nemico nasce nell’acqua
I Culicoides depongono le uova in terreni umidi e stagnanti, come:
- Argini di laghetti o corsi d’acqua
- Pozzanghere ricche di letame
- Zone fangose e male drenate
Consiglio pratico: migliora il drenaggio del paddock, tieni pulite le aree vicino agli abbeveratoi, riduci al minimo l’umidità stagnante.
Cosa puoi fare subito
Un cavallo che si gratta tutto il giorno non è solo un problema per lui: lo è anche per chi lo segue con attenzione, ogni giorno, al paddock o in scuderia. Per questo vale la pena osservare bene la pelle, cogliere i segnali prima che peggiorino e agire subito con le giuste precauzioni. Un buon repellente, una coperta a rete fatta bene, un ambiente più asciutto e qualche attenzione in più agli orari in cui esce: a volte basta poco per evitare settimane di fastidi e irritazioni. E se hai dubbi, non aspettare — confrontati con il veterinario. Con pochi accorgimenti mirati puoi salvare la stagione del tuo cavallo — e la tua. Perché un cavallo che si gratta tutto il giorno non è solo un problema per lui, ma anche per chi se ne prende cura.