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Le osservazioni di Étienne Beudant sull’addestramento del cavallo

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Étienne Beudant, in “Esterno e Alta Scuola”, condivide sagge osservazioni che costituiscono la base dell’addestramento del cavallo.

L’addestramento del cavallo è un’arte che richiede non solo abilità tecniche, ma anche una profonda comprensione del linguaggio e del comportamento equino. Nel suo libro “Esterno e Alta Scuola”, Étienne Beudant condivide sagge osservazioni che costituiscono una guida fondamentale per stabilire una relazione armoniosa con il nostro amato compagno. In questo articolo, esploreremo i principi chiave di Beudant, sottolineando l’importanza di ogni aspetto nell’addestramento del cavallo.

Osservare e riflettere

Beudant ci insegna l’importanza di, innanzitutto, osservare il cavallo in libertà e di riflettere prima di agire. Accusare la cattiva volontà del cavallo è controproducente. Questo principio promuove un approccio ponderato e rispettoso, fondamentale per instaurare una connessione duratura con l’animale.

Minimizzare le azioni, massimizzare l’autonomia del cavallo

Ridurre al minimo le azioni umane e permettere al cavallo di agire autonomamente sono principi cruciali. Questo non solo favorisce lo sviluppo della fiducia, ma permette al cavallo di apprendere in modo naturale, favorendo una relazione più profonda.

Cercare le cause, non solo correggere gli effetti

Beudant avverte contro il rischio di concentrarsi solo sugli effetti negativi anziché sulle cause. Questo principio enfatizza l’importanza di individuare le radici dei problemi per correggerli in modo efficace, promuovendo un addestramento duraturo.

Linguaggio degli aiuti: semplicità per una comunicazione efficace

Il linguaggio degli aiuti deve essere semplice e comprensibile. Questo non solo facilita la comunicazione tra cavaliere e cavallo, ma riduce anche la probabilità di errori derivanti da una comunicazione ambigua. Una corretta comprensione e applicazione degli aiuti sono essenziali. Infatti Beudant attribuisce spesso i difetti nell’addestramento al cavaliere che non sa parlare correttamente il linguaggio degli aiuti. Una corretta comprensione e applicazione degli aiuti sono essenziali per evitare errori.

Richiesta proporzionale alla risposta

Il valore della risposta del cavallo è direttamente proporzionale alla richiesta fatta. Questo principio sottolinea l’importanza di mantenere equilibrio ed equità nell’interazione con il cavallo, promuovendo un apprendimento armonioso.

Evitare la lotta: un approccio calmo e deciso

Il generale Faverot de Kerbrech, riporta Beudant, ci avverte che la lotta espone il cavallo a pericoli e può lasciare segni negativi nella sua mente e sul suo corpo. Un approccio calmo, ma deciso, è fondamentale per ottenere una sottomissione perfetta senza causare danni.

Il termine “sottomissione” potrebbe erroneamente evocare l’immagine di un approccio brutale e coercitivo nei confronti del cavallo. È fondamentale non farsi ingannare dal suo linguaggio, comune nel secolo scorso. In realtà, Étienne Beudant utilizzava metodi completamente moderni per l’epoca, emergendo come uno dei primi etologi nella storia dell’equitazione.

Autorità calma, dolcezza e forza bilanciate

Per ottenere una perfetta sottomissione, Beudant consiglia di adottare un’autorità calma ma incrollabile. La dolcezza e la forza devono essere impiegate saggiamente, evitando spaventi o sofferenze al cavallo. Questo equilibrio è fondamentale per instaurare una relazione di fiducia reciproca.

Allenamento come gioco istruttivo

Secondo il generale Faverot de Kerbrech, l’allenamento deve essere per il cavallo e il cavaliere un esercizio salutare, un gioco istruttivo privo di fatica. Il sudore, se appare, indica che il cavaliere ha superato i limiti, ma l’obiettivo è sempre mantenere un approccio educativo positivo.

Chiedere spesso, accontentarsi di poco, ricompensare molto

Seguendo il consiglio del generale Faverot de Kerbrech, Beudant vuole sottolineare che l’approccio all’addestramento dovrebbe includere richieste frequenti, la capacità di accontentarsi di piccole conquiste e una ricompensa abbondante per motivare e incoraggiare il cavallo. Per giungere prontamente a risultati positivi, Beudant suggerisce di procedere lentamente. Ogni passo dell’addestramento deve essere attentamente valutato e compreso per garantire una formazione efficace, rispettando i tempi naturali dell’animale. Quindi è necessario resistere alla tentazione della velocità. Il generale Faverot de Kerbrech, spiega Beudant, avverte che nell’addestramento del cavallo, la tentazione di procedere troppo velocemente è sempre presente. La pazienza è cruciale per garantire un apprendimento equilibrato ed efficace, evitando stress e confusione per l’animale.

Seguire i principi dell’addestramento del cavallo di Étienne Beudant non solo porta a una relazione più profonda con il proprio cavallo ma contribuisce anche a un addestramento più efficace e rispettoso. L’equilibrio tra autorità, dolcezza e comprensione degli aiuti sono chiavi per una partnership armoniosa con il nostro compagno a quattro zampe.

Étienne Beudant, Esterno e Alta Scuola, zoraide editore, p. 47

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Per approfondire il pensiero di Étienne Beudant

Esterno e Alta Scuola
Étienne Beudant

Esterno e alta scuola di É. Beudant: (1° nella classifica Bestseller di IBS Libri – Sport – Sport equestri e con gli animali – Equitazione e salto ostacoli) è la prima e unica edizione italiana della pubblicazione del grande cavaliere francese. Si tratta di un’edizione evento in quanto riunisce in un unico volume l’edizione del 1923, la versione inedita del 1948 e dei testi inediti sul generale Faverot de Kerbrech.

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Serena Cappello

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