Il cavallo e il “suo” tapis roulant

Ad alcuni può sembrare strano, altri lo hanno visto utilizzare solo in programmi televisivi, eppure l’utilizzo dei tapis roulant per i cavalli sta diventando una pratica sempre più diffusa presso i maneggi del nostro Paese. Come sempre le innovazioni incontrano diverse resistenze. Ma cerchiamo di vedere nel dettaglio come questo strumento possa essere utilizzato e cerchiamo di analizzarne eventuali vantaggi e svantaggi.

In primo luogo, la pedana del tapis roulant, caratterizzata da una superficie liscia e coerente, aiuta e facilita la meccanica del moto prevenendo le lesioni dei piedi che potrebbero verificarsi quando le superfici esterne sono fangose o congelate. Inoltre durante i mesi invernali, quando il clima è talmente rigido da impedire l’esercizio all’aperto, il tapis roulant può permettere di tenere il cavallo in allenamento ed evitare di tenerlo chiuso, come spesso succede, per intere giornate nel box.

Un altro vantaggio è la capacità di controllare l’intensità e la durata di una sessione di allenamento. Sotto costante controllo di un allenatore, esse possono essere raffinate da una serie di sensori che misurano anche il battito cardiaco e la sicurezza per l’animale in caso di emergenza.

Il movimento regolare e ammortizzato del tapis roulant è utile per il lavoro di riabilitazione. Accelera la fase di recupero poiché l’allenatore può essere in grado di valutare rapidamente l’andatura e individuare i problemi zoppia, o valutare il miglioramento nel recupero di cavalli da lesioni agli arti inferiori.

Viene da chiedersi se i cavalli si prestano facilmente all’uso di questa macchina, se si adattano rapidamente ad essa o se ne sono terrorizzati. Cavalli sottoposti ad un imprinting iniziale dell’addestramento (Imprint Training), condizionati alla pedana mobile in tenera età, non dimostreranno nessun timore nell’utilizzo di tale strumento quando sarà necessario. In tutti gli altri casi dipenderà dal temperamento individuale del soggetto in questione. Affinché un cavallo si abitui alla pedana mobile potrebbe essere necessario l’intervento di due o tre operatori. Solo con cavalli che si sono ben adattati le sessioni di allenamento possono essere effettuate da uno o due operatori.

Una volta raggiunto il rafforzamento di ossa, tendini e legamenti è necessario il condizionamento sulle superfici che si affrontano nella competizione. Va precisato che l’attività sul tapis roulant non può assolutamente sostituire il lavoro su un terreno e deve essere integrata con l’allenamento in campo. È  stato osservato che i cavalli sottoposti a questo continuo esercizio sono mentalmente più sereni, hanno acquistato gradatamente una maggiore tonicità e strutturalmente sono più asciutti. Tuttavia l’atteggiamento mentale di alcuni cavalli potrebbe peggiorare se si eccede con il lavoro su tapis roulant pertanto è consigliabile variare il tipo di allenamento per mantenere il cavallo interessato, e di tenere ogni sessione relativamente breve (non più di 15-20 minuti).

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