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Francis, la Cenerentola dei muli

Francis, mulo e Star di Hollywood, fu la prova vivente che la sua specie non ha niente da invidiare ai cavalli.

Piccolo, buffo e sgraziato, il mulo è sempre stato un simbolo di stupidità, rozzezza e povertà. Non ha avuto la stessa fortuna del cavallo la cui bellezza forza ed eleganza sono state immortalate in ogni forma d’arte e sono diventate simbolo di maestosità, ricchezza e coraggio.

Eppure, intorno agli ‘50 del secolo scorso, un mulo conquistò il cuore di grandi e piccini e divenne una vera star. Chi ricorda le avventure di “Francis il mulo parlante”? Mi riferisco a quella saga di film, il cui protagonista è un esperto mulo dell’esercito degli Stati Uniti, e Peter Stirling, un giovane soldato con cui fa amicizia. Peter riceve molti consigli sulla tempra militare dal suo amico quadrupede grazie ai quali riesce a salvarsi la pelle e a superare la sua inettitudine.

Il personaggio è nato dalla penna di David Stern. La Universal Studios comprò velocemente i diritti per una serie di film, con adattamenti dello stesso Stern per la prima sceneggiatura.

Molly

“Francis”, un bellissimo e talentuoso mulo, ha recitato in sette film pieni di risate e di divertimento. Sei con Donald O’Connor e in uno con Mickey Rooney. Il suo vero nome però era Molly. In realtà il mulo che appariva sullo schermo non era un maschio, ma una femmina, ufficialmente scelta per il suo fascino, la grande personalità, le lunghe ciglia, il viso fotogenico e perché era docile e collaborativa. Ma Mamie Van Doren – attrice, showgirl e modella statunitense all’epoca sotto contratto con la Universal – ha ricordato che Francis doveva per forza essere un femmina. La censura non avrebbe mai permesso la proiezione sullo schermo di genitali maschili, rischiando di mettere tutti in difficoltà.

Molly è nata nella fattoria Frazier. Edward D. Frazier di Drexel, nel Missouri, è stato probabilmente il miglior allevatore di muli del Paese. Ha vinto più campionati fieristici di qualsiasi altro allevatore di muli della storia. Nel 1938, un tizio acquistò uno dei muli di Frazier, Champ Clark, vincitore di un nastro blu alla Fiera di Sedalia, e lo spedì a Hollywood per apparire in un film intitolato “I’m From Missouri”. Nel 1949, un fotografo del Missouri di nome Jack Hackethorn venne a sapere che gli Universal Studios stavano cercando un mulo. Acquistò Molly dalle fattorie Frazier per 200 dollari e convinse la Universal a pagare i 450 dollari di volo per portarla a Hollywood per un provino. Molly vinse il provino a cui partecipavano altri otto muli provenienti da tutti gli Stati Uniti.

Una nota divertente. Si dice che Molly abbia dovuto seguire una dieta ferrea dopo il suo primo film. La “ragazza” era ingrassata di 200 chili perché il cast e la troupe continuavano a darle da mangiare carote e qualsiasi altra cosa volesse, viziandola. Si dice che tutti la amassero, tranne forse Donald O’Connor, che si sentiva messo in secondo piano dalla sua fama.

La Cenerentola dei muli

Molly, con il suo nome d’arte, divenne uno dei personaggi più noti e amati dell’America della metà del 900. Una vera Cenerentola! Fu addestrata a Hollywood da Will Rogers e dal suo assistente Les Hilton. Hilton divenne uno dei più famosi addestratori di cavalli della storia di Hollywood.  I bambini amavano quel mulo così furono pubblicati una serie di fumetti “Francis the Talking Mule”, e c’era anche una striscia di “Francis” nei giornali “funny papers” scritta da Frank Thomas e disegnata da Cliff Rogerson.

L’attore-ballerino-comico Donald O’Connor interpretava Peter. Ma la vera star e fonte di risate per il pubblico era senza dubbio Francis. O’Connor ha recitato con Molly nei primi sei film di Francis. In occasione del settimo e ultimo episodio, Francis in the Haunted House, O’Connor lasciò la serie. Il critico cinematografico Leonard Maltin riportò come motivazione una frase dello stesso attore:

Quando tu giri sei film e il mulo riceve più posta dai fan di te…

Mickey Rooney, nel settimo e ultimo film, sostituì O’Connor con un personaggio nuovo, ma simile, David Prescott.

Non risulta che Donald O’Connor abbia mai parlato male del mulo. Non volendo svelare il fatto che Francis fosse in realtà una femmina, si riferiva pubblicamente a Francis come se fosse maschio.

Francis non ha mai tentato di farmi del male o di calpestarmi, anche quando gli camminavo dietro e mi aggrappavo alla sua coda. È stato l’animale più docile con cui abbia mai lavorato. Francis aveva tre sostituti, ma nove volte su dieci si opponevano e toccava comunque a lui girare la scena. Era un tipo tosto.

Molly è stata il primo animale a vincere, nel 1951, l’ambito premio Picture Animal Star of the Year dell’American Humane Association. Si classificò anche al secondo posto per diversi anni consecutivi. Francis visse i suoi ultimi anni nel ranch di Les Hilton, in una tranquilla “oscurità”, come molte star del cinema in pensione.

Non conosciamo i dettagli della morte di Molly. Presumibilmente Les Hilton l’ha fatta cremare e ha sparso le sue ceneri in un luogo sconosciuto ma significativo, come ha fatto in seguito per Bamboo Harvester (“Mr. Ed”).

I doppiatori

La voce di Francis era quella dell’esperto doppiatore Chill Wills, la cui profonda, ruvida impostazione vocale insieme all’accento nasale western armonizzavano perfettamente con il personaggio cinico e sardonico del mulo. Come era consuetudine a quei tempi, Wills non ricevette mai un pagamento per la sua prestazione vocale, sebbene avesse partecipato al quinto film Francis Joins the WACS nel ruolo dello spavaldo generale Ben Kaye.

Per l’Italia, Francis, fu doppiato dalla voce possente e profonda di Mario Besesti, una delle figure più rappresentative del doppiaggio italiano.

In Italia arrivarono solo i primi tre episodi (Francis alle corse, Francis all’accademia e Francis contro la camorra) e l’ultimo, (Congiura al castello). Nei primi anni ‘60, i primi quattro film della saga furono trasmessi dalla Rai come se avessero costituito un unico grande sceneggiato, di cui l’ultima replica andò in onda nel 1994. Nel 2012 è stato edito in Italia il DVD del film, a cura della A&R.

I film:

Immagine da BalboniVideo

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