I cavalli hanno memoria muscolare?

Studi specifici sui cavalli riguardo i processi di “memoria muscolare” non sono ancora stati completati. Sono un interessante argomento di ricerca.

Il concetto di “memoria muscolare” è familiare a molti. Si sa che ripetendo un movimento per un certo numero di volte alla fine non si dovrà più pensare a farlo. Il tipico esempio è l’andare in bicicletta. Una volta imparato non è necessario concentrarsi sulla sequenza di azioni da compiere per far muovere il mezzo e restare in equilibrio. Anzi, si può tranquillamente pedalare e chiacchierare con l’amico accanto. Il cervello si è spostato su un’altra azione (il chiacchierare) mentre il corpo fa altro (pedala).

In realtà, il concetto di “memoria muscolare” è improprio perché i muscoli non hanno ricordi mentre il cervello ha memoria. Il termine “memoria muscolare” si riferisce a una sequenza di azioni che quando si ripete diventa inconscia e automatica, lasciando l’attenzione libera di apprendere qualcos’altro mentre si esegue in modo impeccabile l’azione.

Questi movimenti rapidi ed efficienti derivanti dalla pratica, spiega Robin Foster, ricercatore presso l’Università di Puget Sound a Seattle, Washington, e professore associato presso l’Università di Washington, sono ricordi procedurali memorizzati in aree del cervello che operano al di fuori della consapevolezza cosciente.

Anche i cavalli hanno una “memoria muscolare”? Ed eventualmente potrebbe riguardare i loro progressi durante l’allenamento? La dott.sa Foster non riporta studi pubblicati su questo argomento nei cavalli. Ritiene che non si può conoscere lo stato di consapevolezza cosciente di un animale, ma si può monitorare la loro attenzione e i tempi di reazione. Un cavallo che ripete continuamente un movimento o un modello di comportamento può arrivare al punto in cui conosce l’esatta sequenza di movimenti. Mentre questo processo è sicuramente utile nell’allenamento, una volta iniziata la sequenza comportamentale può essere difficile cambiare o interrompere la routine che il cavallo ha imparato.

Il termine “apprendimento delle abitudini” è un altro modo in cui la pratica può influenzare alcuni dei comportamenti durante l’allenamento. L’abitudine è un comportamento automatico determinato da stimoli antecedenti piuttosto che controllato da conseguenze. Le abitudini vengono apprese attraverso esperienze ripetute e possono diventare fisse e non flessibili. Il tempo di reazione include il tempo necessario per avviare una risposta e completare una sequenza comportamentale. In molti casi di apprendimento sequenziale, l’animale diventa più lento ad avviare l’azione, ma più veloce nel completare la sequenza, e questo modello è caratteristico dell’apprendimento delle abitudini.

L’apprendimento procedurale e la memoria delle sequenze motorie sono stati studiati da psicologi cognitivi e neuroscienziati. Sebbene non siano stati completati studi specifici sui cavalli e sulla memoria delle sequenze motorie è comunque un argomento di ricerca interessante.


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