transizioni

Le transizioni: un esercizio chiave dell’equitazione

Le transizioni rappresentano un pilastro essenziale nell’equitazione, avendo un impatto notevole tanto sulla salute e il benessere del cavallo quanto sulle prestazioni e l’abilità del cavaliere.

Le transizioni, definiti come il passaggio armonioso e controllato da un tipo di andatura a un’altra, rivestono un ruolo cruciale nello sviluppo dell’atleta equino e nel rafforzamento della comunicazione tra cavaliere e cavallo. Questi momenti non sono solo essenziali per un’adeguata formazione e pratica equestre, ma contribuiscono significativamente al miglioramento delle prestazioni, alla salute e al benessere complessivo del cavallo.

Piero Santini, con una precisione meticolosa, espone il suo approccio alle transizioni attingendo ai principi del sistema naturale. Egli dedica particolare attenzione alla transizione dal trotto al galoppo, illustrando come questa debba essere gestita in modo da preservare l’armonia e il benessere dell’equino, secondo i dettami di una filosofia che pone al centro il rispetto delle naturali predisposizioni del cavallo.

La transizione dal trotto al galoppo rappresenta un momento delicato e significativo in equitazione, come spiegato da Piero Santini nel suo libro “Principi fondamentali del sistema naturale”. Santini, con la sua profonda conoscenza equestre, offre preziosi consigli su come eseguire questo passaggio in modo armonioso, enfatizzando l’importanza di un approccio naturale e rispettoso della fisiologia del cavallo.

La transizione naturale

Santini sottolinea che il galoppo non deve essere forzato mediante un trotto eccessivamente allungato, che costringerebbe il cavallo a “rompere” nel galoppo. Invece, il galoppo dovrebbe emergere come una naturale progressione da un trotto lento, appena accelerato. Questa transizione dolce preserva l’equilibrio e il benessere del cavallo, permettendo un’attività più piacevole e sicura.

Il ruolo delle redini e la postura del cavaliere

Un principio fondamentale riguarda l’uso delle redini: più veloce è l’andatura, più corte devono essere le redini. Prima di iniziare il galoppo, il cavaliere deve spostare le mani in avanti, inclinando proporzionalmente il corpo e ricollocandosi in sella con una postura corretta. Santini enfatizza l’importanza di una posizione corretta del piede e della gamba, nonché di una schiena concava, per mantenere il controllo e l’equilibrio.

L’Importanza della direzione e del ritmo

Santini ci ricorda che la capacità di controllare sia il ritmo che la direzione del galoppo è cruciale. Si consiglia di iniziare con un galoppo più lento del normale, per poi acquisire gradualmente padronanza e sicurezza. Il cavallo tende a partire più facilmente con il piede destro o sinistro se inclinato nella direzione corrispondente, quindi l’uso degli angoli o la realizzazione di un circolo facilitano la partenza al galoppo.

Il movimento armonioso

Per Santini, il segreto di una equitazione eccellente risiede nell’armonia dei movimenti e nell’uso bilanciato degli aiuti (mano, peso, gamba). Il cavaliere deve saper inclinare il proprio corpo in modo proporzionale al ritmo e alla curvatura della traiettoria, senza mai esagerare. Questo approccio non solo favorisce la corretta esecuzione del galoppo ma rende anche il movimento impercettibile agli occhi dello spettatore, segno di una maestria e di una comunicazione quasi invisibile tra cavallo e cavaliere.

Piero Santini dettaglia con precisione l’approccio alle transizioni nell’equitazione, seguendo i principi del sistema naturale. Questo metodo, sviluppato da Federico Caprilli, pone un’enfasi particolare sulla tranquillità e sul benessere dei cavalli, mirando a proteggerli da un logorio fisico non necessario. L’obiettivo è quello di assicurare che ogni movimento sia in armonia con la natura del cavallo, preservandone la salute e la longevità.

Piero Santini, Principi Fondamentali del Sistema Naturale, Zoraide editore, pp. 81-83


Sistema NaturalePrincipi Fondamentali del Sistema Naturale
di Piero Santini

Piero Santini fu discepolo del capitano Federico Caprilli e maggiore della cavalleria italiana. In questo testo, un classico della letteratura equestre, Santini, con un linguaggio semplice e dettagliato, introduce, spiega e promuove il Metodo Italiano e l’assetto in avanti.

Si rivolge ai cavalieri principianti, ai cavalieri esperti e agli istruttori. I primi saranno aiutati a fissare i principi di base prima di prendere qualsiasi parte attiva in un campo all’aperto o in una competizione. I cavalieri esperti troveranno molti contenuti e spunti di riflessione per migliorare la loro tecnica. Gli istruttori, che, a beneficio dei loro allievi, desiderano condensare e semplificare i concetti di base dell’equitazione all’aperto e del sistema naturale, ne trarranno una risorsa incredibile. Il testo è composto da 22 capitoli e un’appendice. Include numerose fotografie ma anche disegni e diagrammi a scopo didattico.

Piero Santini (1881-1960). Cavaliere di grande esperienza e reputazione internazionale. Fu un autore molto rispettato. Espose per la prima volta in lingua inglese il rivoluzionario “sistema di equitazione naturale”. Ciò gli portò una fama immediata. Di padre italiano e madre americana, Santini parlava e scriveva inglese come seconda lingua.

Tra le sue opere si annoverano 5 libri, tra cui “Learning to Ride”, “The Forward Impulse” e “Riding Reflections”. Ha inoltre tradotto e curato gli articoli di Caprilli.

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Il testo è ordinabile (fornendo il codice ISBN: 9788894610208) presso tutte le librerie in territorio nazionale.

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