Transizione alimentare: attenti all’erba primaverile

Transizione alimentare: il passaggio dal fieno all’erba deve essere graduale per permettere all’apparato digerente del cavallo di adattarsi.

Dopo l’inverno si avvicina il momento di lasciare il nostro cavallo al pascolo. Il cavallo scalpita sulla soglia del recinto perché non vede l’ora di assaggiare la prima erbetta tenera di primavera, tuttavia si deve prestare molta attenzione a cambiargli l’alimentazione in modo graduale e sicuro.

La transizione alimentare dal fieno al pascolo deve essere gestita con cura. Questo punto non è negoziabile. In generale ogni cavallo ha bisogno di un passaggio graduale dal fieno all’erba per consentire all’apparato digerente di adattarsi.

Una particolare attenzione va riservata ai cavalli affetti da insulino resistenza, per i quali il periodo in cui vengono lasciati al pascolo e il tempo che vi trascorrono può segnare la differenza tra una buona condizione di salute e una condizione invalidante come la laminite.

Bisogna tenere a mente che le foglie che si formano dai primi germogli primaverili hanno un contenuto più alto di zucchero e amido, rendendole particolarmente allettanti. Poiché i cavalli bramano l’erba fresca e ne consumano grandi quantità, si rende necessario monitorarli perché il consumo di carboidrati non strutturali (NSC) diventa pericolosamente alto soprattutto per i cavalli anziani, obesi, per quelli che non seguono un corretto regime alimentare o che hanno sperimentato la laminite da pascolo.

La temperatura e la luce del sole giocano un ruolo importante nella quantità di accumulo di carboidrati non strutturali. Per sicurezza:

  • Quando la temperatura notturna è inferiore a 4-5° C, l’erba ha una grande quantità di NSC
  • Superati i 5° C di notte, il livello di NSC è più basso prima dell’alba
  • il livello di NSC è più alto nel tardo pomeriggio, dopo una giornata di sole.
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