Tratto dal libro “Dove siete stati di notte?”, Zanzibar, Milano, 1994; traduzione di Adelina Aletti

SVESTITURA

Il
cavallo è nudo.


FALSO ADDOMESTICAMENTO

Cos’è
un cavallo? È la libertà così indomabile
che diventa inutile imprigionarlo affinché serva
all’uomo:
si lascia addomesticare, ma con un semplice movimento,
uno scarto
ribelle della testa – scuotendo la criniera come una
capigliatura
sciolta – dimostra che la sua intima natura è sempre
indomita,
limpida e libera.


FORMA

La
forma del cavallo rappresenta ciò che di meglio c’è
nell’essere umano. Ho un cavallo dentro di me, che
raramente si
esprime. Ma, quando vedo un altro cavallo, allora il mio
cavallo
si esprime. La sua forma parla.


DOLCEZZA

Cosa
fa sì che il cavallo sia di brillante satin? È la
dolcezza di chi ha assunto la vita, e il suo arcobaleno.
Quella
dolcezza si ritrova nel morbido pelo, che lascia
indovinare i
muscoli elastici, agili e controllati


GLI OCCHI DEL CAVALLO

Una
volta ho visto un cavallo cieco: la natura si era
sbagliata. Era
doloroso sentirlo irrequieto, attento al minimo rumore
prodotto
dalla brezza fra le erbe, i nervi pronti a drizzarsi in
un brivido
che gli percorreva il corpo all’erta. Cosa vede un
cavallo con
tale intensità che, non vedendo i propri simili, rimane
come alienato da se stesso? La verità è che – quando
vede – distingue fuori di sé ciò che sta dentro
di lui. È un animale che si esprime attraverso la forma.

Quando vede montagne, prati, persone, cielo – domina gli
uomini
e la stessa natura.


SENSIBILITÀ

Ogni
cavallo è selvaggio e scontroso, quando mani insicure lo

toccano.


LUI E IO

Tentando
di mettere in parole la mia più occulta e sottile
sensazione
– e disubbidendo alla mia esigenza di veracità – direi:
se avessi potuto scegliere, avrei voluto essere nata
cavallo.
Ma – chi lo sa – forse il cavallo non sente il grande
simbolo
della vita libera che noi sentiamo in lui. Devo pertanto
concludere
che il cavallo esiste soprattutto per essere sentito da
me? Il
cavallo rappresenta l’animalità, splendida e libera,
dell’essere
umano? Il meglio del cavallo, l’essere umano lo ha già?
Allora io rinuncio a essere un cavallo e assumo
gloriosamente
la mia umanità: Il cavallo mi indica ciò che sono.

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