problemi neurologici

Problemi neurologici nei cavalli

I problemi neurologici possono complicare la vita di un cavallo e renderlo insicuro da cavalcare. Tutti i proprietari ne hanno paura.

Tutti i proprietari temono i disturbi neurologici e non c’è da stupirsi. Molti di questi problemi sono difficili da diagnosticare e da trattare e possono rendere complicata la vita di un cavallo o renderlo insicuro da cavalcare.

Ma non tutti i casi neurologici finisco male. Un’azione rapida nel riconoscere i segni, ottenere una diagnosi e iniziare un trattamento appropriato, può dare al tuo cavallo le migliori possibilità di guarigione.

Il tuo cavallo esita e cammina goffamente quando cammina in discesa, trascina i piedi e alcune volte è persino inciampato mentre trotterellava? Non sembra dolorante e non vedi niente di anomalo sulle gambe ma l’andatura non è la stessa di sempre? Se pensi che il tuo cavallo possa avere un problema neurologico è ora di chiamare il tuo veterinario.

Sintomi

Le malattie neurologiche sono difficili da diagnosticare e soprattutto da differenziare da una patologia ortopedica e i sintomi di problemi neurologici nei cavalli possono essere diversi: convulsioni, comportamento anomalo, andatura irregolare, paralisi facciale e altro.

Il problema neurologico riscontrato più comunemente è un’andatura anormale. I cavalli colpiti sono generalmente atassici e deboli, il che significa che camminano con un’andatura barcollante o ubriaca. Possono trascinare gli arti, inciampare frequentemente o oscillare avanti e indietro quando camminano.

Se il cavallo è molto giovane può essere presente una malformazione vertebrale cervicale (“sindrome di wobbler”). Ma ci sono molte altre cause, tra cui traumi, avvelenamenti o intossicazioni. Inoltre ci possono essere diverse malattie virali (le più comuni in Italia sono la West Nile Disease e la Rinopolmonite da herpesvirus equino) e condizioni degenerative, come la mieloencefalopatia degenerativa equina, che è stata collegata a carenze di vitamina E nei cavalli giovani.

Diagnosi

I veterinari utilizzano un approccio abbastanza standard per i cavalli con sospetto problema neurologico. Il processo inizia con la raccolta di informazioni sulla storia del cavallo.

Quando ha cominciato a inciampare o a mostrare altri segni?
È caduto?
È stato su pascoli diversi dal solito?
Come sono gli alimenti che stiamo somministrando?

Le informazioni sull’età, la razza e l’uso del tuo cavallo sono importanti perché alcuni problemi neurologici sono più comuni in alcuni gruppi di cavalli.

Il secondo passo è un esame fisico approfondito. Questo esame può rivelare dolore o altre cause non neurologiche oppure può mostrare segni di una lesione o di una malattia che produce sintomi di tipo neurologico (un cavallo che sta diventando cieco potrebbe mostrare movimenti irregolari e sospetti).

Mentre esamina il cavallo, il veterinario confronta i lati destro e cercando l’asimmetria e la perdita di massa muscolare (atrofia) che possono svilupparsi quando i muscoli non vengono utilizzati, come accade in alcune condizioni neurologiche.

Potrebbe controllare il raggio di movimento del collo incoraggiandolo a piegarsi su entrambi i lati. Una gamma limitata di movimento potrebbe indicare una lesione.

Il terzo passo è un esame neurologico dettagliato con l’obiettivo di determinare, nella migliore misura possibile, il sito del sistema nervoso interessato. Scoprendo quali funzioni sono compromesse, il veterinario può capire quali nervi sono coinvolti. In questo passo vengono adottate tecniche specifiche come il “tiro della coda”, l’uso di stimolazioni sensoriali, movimentazioni forzate e manipolazioni e potrebbero anche essere necessari ulteriori test di laboratorio o indagini strumentali.

Terapie

Nei casi più lievi, con sintomatologia che risponde alla terapia e tende a regredire, si adotteranno misure di contenimento e sicurezza per ridurre i rischi. In linea generale per tutte le malattie neurologiche gravi è necessario comunque adottare misure di supporto, dirette alla gestione dei sintomi principali.

È necessario che tali cavalli siano mantenuti in un ambiente sicuro eventualmente con pareti imbottite e lettiere spesse. Per questi soggetti potrebbero inoltre essere di aiuto sistemi di protezione per la testa allo scopo di evitare eventuali auto lesioni. Per i soggetti incapaci di rimanere in stazione quadrupedale senza assistenza potrebbero essere necessari speciali imbracature di sostegno.

Quando un cavallo mostra sintomi neurologici gravi, è necessario che venga trattato in una struttura veterinaria.

È sempre indispensabile garantire un’adeguata idratazione e nutrizione. Nel caso in cui il cavallo non sia in grado di alimentarsi autonomamente potrebbe essere necessario ricorrere alla somministrazione endovenosa di nutrienti e fluidi. Altre misure di supporto possono comprendere l’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei, sedativi e altro.


Dr. Andrea M. Brignolo, veterinario ippiatra con particolari competenze in medicina interna e sportiva e aspetti peritali medico legali ed assicurativi della medicina veterinaria.

Club Member and past president presso SIVE International, Resident assistant presso UCDavis Veterinary Medical Teaching Hospital e Vicepresidente con delega agli Equini presso ANMVI Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani. Nel 2007 ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Scienze Cliniche Veterinarie alla Facoltà di Medicina Veterinaria di Torino.

Ha scritto pubblicazioni sia scientifiche che divulgative pubblicate su riviste di settore e giornali a livello provinciale, nazionale ed internazionale ed effettua dal 1989 seminari, corsi ed incontri presso varie associazioni ed enti legati all’ambiente del cavallo sportivo.

Per maggiori informazioni sul Dr. Andrea M. Brignolo potete visitare il sito: www.andreabrignolo.com oppure la pagina Facebook: @andreabrignoloveterinario

Dr.Andrea M. Brignolo
Medico Veterinario DVM-PhD
Piazza Cattedrale 2 – 14100 AT
tel: +39335481719
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