Difficile montare a cavallo? Insegnagli a stare fermo

Difficile salire a cavallo? Il tuo cavallo si muove in avanti o indietro impedendoti di montare? Si agita vicino alla scaletta? Insegnagli a stare fermo.

Il tuo cavallo si agita quando gli chiedi di stare vicino allo sgabello o alla scaletta? Si allontana troppo nonostante tutti i tentativi per allinearlo? Inizia a muoversi appena il piede è nella staffa?

È un problema comune a molti cavalieri. Succede spesso che proprio mentre si sta per montare o addirittura prima di mettere il piede nella staffa, il cavallo inizia a muoversi. Anthony Paalman, ne Il nuovo libro dell’Equitazione, spiega che di solito i cavalli, nella prima fase di addestramento, non vengono preparati adeguatamente a rimanere fermi per far montare il cavaliere. Eppure, dovrebbe essere la prima cosa un cavallo, soprattutto se giovane, dovrebbe imparare.

Invece è spesso una manovra trascurata. Così si assiste a scene nelle quali i cavalli mostrano uno o più dei seguenti comportamenti:

cercano di allontanarsi;

girano la testa per cercare di mordere il cavaliere;

si agitano o mordono le redini;

raspano con gli anteriori;

sbuffano se il cavaliere riesce a montare.

Questi comportamenti sono indicatori di paura, disagio e frustrazione. Sono comportamenti di dislocamento. Comportamenti che, spesso, vengono interpretati erroneamente. Li si scambia per mancanza di rispetto, per una disattenzione o per una manifestazione di noia. In realtà il cavallo  tenta solo di comunicare il suo stress. Cerca di spostare in un altro comportamento (che apparentemente non ha nulla a che fare con la richiesta) lo stato di conflitto o disagio in cui si trova.

Per questo motivo, prima di cercare di correggere il comportamento, o insegnarlo, il cavaliere deve chiedersi perché il cavallo ha paura della scaletta o di essere montato. Deve chiedersi se ha avuto delle precedenti esperienze sgradevoli. Se comprende chiaramente la richiesta. Infatti il cavaliere prima di intraprendere qualsiasi azione dovrà assicurarsi che tutta la selleria non lo infastidisca. Una sella non adeguata, un sottosella ruvido o un sottopancia lesionato possono pizzicare la sua pelle. Ciò gli può causare fastidio o dolore nel momento in cui il cavaliere è in sella.

Prima di mettere il piede nella staffa, consiglia Paalman, ci si deve assicurare che «il cavallo sia piazzato o al massimo che abbia l’anteriore sinistro leggermente in avanti. […] In caso contrario sarà costretto a muoversi in avanti o indietro per mantenere l’equilibrio e bilanciare il peso del cavaliere». La staffa non deve essere calzata troppo in fondo altrimenti la punta del piede tocca il cavallo incitandolo a muoversi in avanti. Le redini devono essere tenute correttamente e non ci si deve aggrappare per issarsi in sella.

Verificate tutte le condizioni, è possibile insegnare anche al più impaziente e difficile dei cavalli a stare fermo vicino alla scaletta usando il clicker.

Come funziona il clicker training

Il clicker training è un metodo di addestramento, scientificamente provato, che facilita l’apprendimento, minimizza la frustrazione e migliora la relazione tra cavallo e cavaliere. Il clicker è un piccolo congegno di plastica che emette un suono tipo “click-clack”. Il suono funge da stimolo ponte. Cioè quello stimolo, come spiega Eleonora Dordoni nel suo saggio “Principi di apprendimento”, che «presentato dopo che l’animale ha manifestato il comportamento desiderato e prima della ricompensa, potrebbe “riempire” l’arco temporale interposto tra questi due eventi, collegandoli.»

Usare il clicker vuol dire utilizzare esclusivamente un rinforzo positivo. Vuol dire modellare un comportamento fornendo la ricompensa solo quando il cavallo esegue un movimento o un’azione specifici. Qualsiasi comportamento modellato usando un rinforzo positivo è probabile che venga ripetuto.

Essere un “cavaliere positivo”

Il rinforzo positivo usato con il Clicker Training è uno strumento di formazione estremamente potente. Naturalmente sia il cavallo che il cavaliere devono essere preventivamente abituati al clicker. Il cavallo deve imparare a capire il suo significato. Il cavaliere deve acquisire o perfezionare il suo tempismo, la sua precisione e il suo occhio. Ciò gli permetterà di “cliccare” solo, e nel momento opportuno, il comportamento corretto.

Modellare qualsiasi comportamento significa saperlo scomporre in molte piccole parti, che progressivamente si sviluppano nel comportamento complessivo finale.

L’abilità consiste nell’impostare il lavoro in modo che il cavallo abbia successo. Dargli la possibilità di scegliere. Lasciarlo sperimentare. Lasciargli scoprire esattamente per cosa viene cliccato e quindi premiato. Questi piccoli passi sono chiamati approssimazioni. Maggiore è il numero delle fasi, più facile sarà per il cavallo imparare ciò che gli viene richiesto.

Proprio come qualsiasi metodo di lavoro con i cavalli, esiste un modo giusto e un modo sbagliato, un modo sicuro e un modo pericoloso. Una comunicazione sbagliata può avere l’effetto contrario, generare confusione e rendere il cavallo ansioso e invadente.


Per capire come apprende il cavallo

Principi di apprendimento – il ruolo del rinforzo positivo
di Eleonora Dordoni

Principale obiettivo di questo lavoro è quello di mettere in evidenza il valore delle teorie dell’apprendimento nell’addestramento del cavallo. Al giorno d’oggi la scienza, grazie ai suoi importanti progressi, può aiutare a capire il modo in cui i cavalli pensano e reagiscono ai diversi stimoli. Il saggio analizza dettagliatamente le tecniche del rinforzo positivo. Inoltre, illustra i vantaggi dell’utilizzo del clicker training nel lavoro con i cavalli.

La prefazione del prof. Antonio Lucio Catalano (già Presidente del Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Equine della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Parma)  apre il volume. L’introduzione del dr. Angelo Telatin  sottolinea che «questo libro contribuisce, grazie a molti esempi e a una filosofia di base, a ridurre il gap tra psicologia dell’ap­prendimento e addestramento. […] Eleonora Dordoni è stata in grado, grazie alla sua abilità di tradurre in un linguaggio accessibile concetti complessi, di fare una sintesi accurata e intuitiva di cosa sia la psicologia dell’apprendimento».

Le splendide foto scattate da Giulia Basaglia impreziosiscono il volume e contribuiscono a rendere ancora più piacevole la sua lettura. Fotografa, grafica pubblicitaria e web designer, Giulia Basaglia è specializzata in fotografia equestre. Per lei riuscire a catturare il fascino dei cavalli ed esaltarne la bellezza è una vera e propria sfida con me stessa.

Questo libro permetterà al lettore di approfondire i concetti della psicologia dell’apprendimento e di acquisire nuove capacità per interagire in modo corretto con il proprio cavallo.

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“Il nuovo libro dell’Equitazione” di ANTHONY PAALMAN. Il manuale è da tutti conosciuto come la “bibbia dell’equitazione” per il modo preciso e dettagliato con cui affronta ogni singolo aspetto della preparazione del cavallo da salto.

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