Sempre più cavalieri e professionisti usano il Metodo Feldenkrais nell’equitazione. Dalla Germania agli USA, ecco cosa sta cambiando (e perché dovresti saperlo).
“Quando il cavaliere cambia, anche il cavallo cambia.”
Questa frase circola spesso tra chi lavora con l’equitazione consapevole. Ma cosa significa davvero “cambiare”? Per alcuni è una questione mentale. Per altri, emotiva. Ma per un numero crescente di professionisti e appassionati, il punto di svolta è il corpo.
È qui che entra in gioco il Metodo Feldenkrais, una pratica di educazione somatica che sta rivoluzionando l’equitazione in molti Paesi del mondo. Non come moda, ma come risposta concreta a un bisogno: ritrovare equilibrio, ascolto e movimento funzionale, a cavallo e a terra.
Una realtà in crescita: il Metodo Feldenkrais nell’equitazione internazionale
In giro per il mondo, cavalieri, insegnanti Feldenkrais, fisioterapisti equini e atleti consapevoli stanno creando ponti tra due universi apparentemente distanti: quello del cavallo e quello del corpo umano. Ecco una panoramica di cosa accade in diversi Paesi.
Germania – I pionieri dell’integrazione corpo-cavallo
La Germania è stata tra le prime a collegare il Metodo Feldenkrais all’equitazione, con figure di riferimento come Christiane Möller, Sabine Sommer e Ute Altenhöfer.
Qui il lavoro si concentra su percorsi formativi per istruttori e pratiche somatiche per cavalieri amatoriali e sportivi. Il cavaliere viene considerato parte del sistema biomeccanico cavallo-sella-uomo, da armonizzare attraverso la rieducazione posturale del bacino, della colonna e del respiro.
Stati Uniti – Performance, terapia e centered riding
Negli USA il Metodo Feldenkrais si intreccia spesso con la filosofia del Centered Riding e con altri approcci di educazione somatica.
Professionisti come Nancy Delaney e Carolyn Resnick (pur non esclusivamente Feldenkrais) lavorano su consapevolezza, rilassamento e fluidità del movimento.
Alcuni praticanti Feldenkrais collaborano con cavalieri di completo, dressage e natural horsemanship, applicando lezioni a terra e in sella per migliorare la connessione sottile con il cavallo.
Francia – Postura, biomeccanica e osteopatia
In Francia, la pratica si sviluppa insieme a osteopati e specialisti di sellatura funzionale. Gli stage intitolati “Conscience du corps à cheval” puntano a una rieducazione sottile che coinvolge anche i veterinari e i fisioterapisti equini.
Il Metodo Feldenkrais viene visto come una risorsa per ridurre rigidità croniche, paure residue dopo cadute e compensi posturali che interferiscono nella relazione col cavallo.
Regno Unito – Saddle fitting e simmetria del cavaliere
Nel Regno Unito si assiste a una sinergia crescente tra praticanti Feldenkrais e professionisti del saddle fitting indipendente.
L’obiettivo? Lavorare sulla simmetria del cavaliere per evitare dolori e disfunzioni nei cavalli. Il Metodo è stato anche inserito in alcuni corsi di aggiornamento per istruttori BHS (British Horse Society) come supporto alla riabilitazione equestre.
Italia – Una voce autorevole: Antonella Lioce
Nel nostro Paese, una delle pioniere è Antonella Lioce, fisioterapista e insegnante Feldenkrais certificata dal 2001.
Nel suo approccio unisce riabilitazione equestre, consapevolezza corporea e comunicazione in sella. Le sue lezioni individuali e di gruppo, rivolte sia a cavalieri che a professionisti del settore, sono costruite per essere pratiche, accessibili e profondamente trasformative.
Ne parla anche nel suo libro “Il cavallo ed io. Equitazione e Metodo Feldenkrais” (Zoraide Ed., 2018), dove racconta esperienze concrete di cambiamento attraverso il corpo.
Temi comuni nei diversi Paesi
Nonostante le differenze culturali, emergono alcuni fili conduttori universali:
- Rieducazione posturale del cavaliere: lavoro sul bacino, colonna e respiro
- Connessione sottile: ascolto del cavallo attraverso il movimento fine e la riduzione delle tensioni
- Gestione di ansia e paura: il cavaliere diventa più presente, stabile, capace di sentire
- Integrazione con saddle fitting, biomeccanica e neuroscienze
- Recupero funzionale: dopo traumi, infortuni o rigidità croniche (del cavaliere e del cavallo)
Una rete ancora informale, ma in rapida espansione
Ad oggi (2025), non esiste un programma ufficiale internazionale “Feldenkrais per equitazione”.
Eppure, in tutto il mondo, operatori e insegnanti stanno creando reti informali, organizzando workshop tematici, sessioni individuali in sella e a terra, e materiali multimediali dedicati ai cavalieri.
La domanda c’è. L’interesse cresce. E il corpo—con il suo linguaggio lento, intelligente e silenzioso—sta diventando un alleato prezioso nel viaggio tra uomo e cavallo.
Vuoi scoprire di più?
Il libro “Il cavallo ed io. Equitazione e Metodo Feldenkrais” di Antonella Lioce è un ottimo punto di partenza. Unisce teoria e pratica, esperienze sul campo e riflessioni profonde su come il movimento consapevole possa trasformare la relazione con il cavallo.
Il testo è ordinabile (fornendo il codice ISBN: 9788890950490) presso tutte le librerie in territorio nazionale.
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