Il rinforzo in cibo non vizia i cavalli e non è sbagliato assecondare la loro golosità purché si presti attenzione al loro comportamento.
In un precedente articolo si è parlato della grande efficacia dei premi somministrati durante l’addestramento e di quanto sia importante utilizzarli consapevolmente, nel modo giusto e al momento giusto per trarne il massimo beneficio.
Nell’addestramento dei cavalli il premio “più noto” è il cibo. Spesso somministrato in forma di zollette di zucchero, carote, carrube o specifiche caramelle. Il suo utilizzo è oggetto di dibattito tra gli esperti: alcuni non lo usano per niente, altri lo utilizzano ma con riserva.
Per utilizzare correttamente la leccornia chiediamoci, innanzitutto, qual è il fine di questo nostro gesto. Infatti, esiste una grossa differenza tra una zolletta di zucchero offerta come “regalo” e una zolletta di zucchero concessa come “premio”. I termini “premio” e “regalo” non sono sinonimi (è sufficiente controllare un qualsiasi dizionario di “sinonimi e contrari”) e sono contraddistinti da due intenzioni nettamente diverse.
Un regalo è un qualcosa offerto liberamente, senza aspettativa o causa precedente. Il destinatario lo riceve in modo del tutto occasionale e senza aver compiuto nessuno sforzo.
Il premio è qualcosa che si ottiene compiendo azioni corrette. Per ricevere un premio, ci deve essere una causa, una ragione, si deve aver compiuto uno sforzo. Non è (e non dovrebbe essere mai) casuale!
I cavalli, però, sono delle creature semplici ed è difficile per loro capire l’intenzione, spesso recondita, che si cela dietro un nostro gesto. Forse proprio le riflessioni su questa difficoltà, degenerate nel tempo, hanno creato delle incomprensioni.
I cavalli adorano ricevere del cibo extra (soprattutto leccornie e dolcetti) e non è sbagliato accontentarli. Bisogna però essere consapevoli che i cavalli vivono in una fase di apprendimento costante. Se gli viene assecondata questa loro golosità in modo disordinato e casuale si rischia di insegnargli dei comportamenti invadenti e inappropriati.
Per questo motivo si può offrire un regalo (nella sua accezione del termine) al cavallo ma prestando attenzione a ciò che sta facendo in quel preciso momento. Si deve osservare il suo comportamento e aspettare il momento in cui è rilassato e magari non è nemmeno attratto dalla nostra presenza.
Principi di apprendimento – il ruolo del rinforzo positivo
di Eleonora Dordoni
Hai sentito parlare di clicker, clicker training e rinforzo positivo. Hai guardato video e googlato i termini ma le informazioni trovate sono molto generiche o vaghe?
Il saggio “Principi di addestramento – il ruolo del rinforzo positivo”, a firma di Eleonora Dordoni, spiega in modo semplice e chiaro le tecniche del rinforzo positivo. Il principale obiettivo di questo lavoro è quello di mettere in evidenza il valore delle teorie dell’apprendimento nell’addestramento del cavallo. Al giorno d’oggi la scienza, grazie ai suoi importanti progressi, può aiutare a capire il modo in cui i cavalli pensano e reagiscono ai diversi stimoli. Il saggio analizza i vantaggi dell’utilizzo del clicker training nel lavoro con i cavalli.
Il libro si apre con una prefazione del prof. Antonio Lucio Catalano (già Presidente del Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Equine della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Parma) e con una introduzione del dr. Angelo Telatin il quale sottolinea che «questo libro contribuisce, grazie a molti esempi e a una filosofia di base, a ridurre il gap tra psicologia dell’apprendimento e addestramento […] Eleonora Dordoni è stata in grado, grazie alla sua abilità di tradurre in un linguaggio accessibile concetti complessi, di fare una sintesi accurata e intuitiva di cosa sia la psicologia dell’apprendimento».
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