Una conoscenza di base della salute orale del cavallo

I proprietari di cavalli dovrebbero avere una conoscenza di base della salute orale dei loro animali per gestire più responsabilmente la loro salute.

I problemi dentali nei cavalli spesso non si manifestano in modo chiaro ed evidente. L’anatomia orale equina è complessa, ma avere delle informazioni sui denti dei cavalli, la bocca e la sua anatomia e sulla salute orale può aiutare a individuare tempestivamente situazioni a rischio. Inoltre avere delle nozioni di base sugli esami dentali e sugli strumenti utilizzati renderà più semplice il dialogo con il vostro veterinario e l’osservazione durante lo svolgimento di un esame.

Tipi di denti

I denti sono formati da dentina (o avorio), un particolare tipo di tessuto osseo giallognolo compatto molto resistente. Essa ha la funzione di proteggere la polpa dalle variazioni di temperatura e dalle sollecitazioni meccaniche. La dentina è rivestita da uno strato di smalto, un particolare tessuto epiteliale di colore bianco madreperlaceo molto spesso e duro che ha il compito di proteggere il dente dalle aggressioni esterne. A livello del colletto e delle radice la dentina è rivestita da un altro tipo di tessuto osseo spugnoso, detto cemento, di colore giallo sporco, che la ancora alla sua sede.

La dentina protegge la polpa dentaria che si estende nella radice ed è particolarmente ricca di vasi sanguigni e di terminazioni nervose. La sensibilità del dente è dovuta proprio alla presenza delle terminazioni nervose all’interno della polpa dentaria. Ciascun dente possiede una sensibilità tattile, termica e dolorifica.

Per funzione si distinguono tre tipi di denti:

I canini o “scaglioni” sono la variante erbivora dei canini, solo i cavalli maschi ne hanno quattro. In rari casi sono stati trovati anche in alcune femmine che vengono perciò definite “scaglionate”.

Gli incisivi sono i denti anteriori. Gli incisivi che si trovano più avanti si chiamano picozzi, seguiti dai mediani e più dietro i cantoni. Sono progettati per incidere e tagliare il cibo che viene poi portato dalla lingua ai denti della guancia.

I premolari e i molari, chiamati collettivamente denti della guancia, triturano il bolo (il cibo masticato) e lo spostano nella parte posteriore della bocca affinché il cavallo deglutisca.

I colori della bocca

Conoscere l’aspetto di una bocca sana consente di riconoscere scolorimenti indicativi di potenziali problemi. La parte superiore della lingua può presentare macchie marroni o nere dovute ai pigmenti vegetali e alla terra. L’interno della bocca e delle labbra di un cavallo è generalmente rosa, ma può avere una pigmentazione nera, facendo apparire macchiate alcune aree vicino alla parte anteriore della bocca. La gengiva (tessuto che circonda immediatamente la base dei denti) dovrebbe essere rosa; un arrossamento e un’infiammazione indicano delle patologie. I denti non sono bianchi perlacei. Dovrebbero essere di color crema con striature o aree più scure, dovute principalmente dai pigmenti vegetali.

Eruzione del dente

Quarantamila masticazioni al giorno causano una sostanziale abrasione dei denti. I denti dei cavalli sono definiti “ipsodonti” perché continuano a crescere di circa 3 mm all’anno per tutta la vita per compensare il normale logoramento (usura). I geriatrici, se hanno una consumazione eccessiva dei denti, iniziano a perdere una loro parte intorno alla fine dei 20 anni.

La masticazione

Il ruolo della masticazione è svolto dai denti premolari e molari che presentano ampie superfici di contatto tra loro, il che permette un’accurata macinatura del cibo. Per sminuzzare il cibo il cavallo muove la mandibola in modo laterale da destra a sinistra e viceversa, accompagnato da movimenti di apertura e chiusura; ne deriva un unico movimento rotatorio. La bocca resta quasi chiusa mentre i denti lavorano. Poiché i denti del cavallo sono in continua crescita e poiché tale crescita è accompagnata dall’usura non regolare data dalla masticazione latero-laterale propria degli equini, porta alla formazione di punte sulla superficie esterna dei premolari e molari superiori e sulla superficie interna di quelli inferiori. Ciò è dovuto anche al fatto che la mascella del cavallo è più larga della mandibola. Queste punte possono creare ulcere sia sulla parete interna della guancia e sia sulla lingua. Il cavallo incontra così difficoltà nell’alimentarsi e la masticazione del cibo avviene in maniera irregolare, creando talvolta la presenza di alimento fibroso non accuratamente sminuzzato all’interno dell’apparato digerente, che può portare alla formazione di costipazioni e coliche. La crescita irregolare dei denti può portare anche a difetti di occlusione, che si manifestano sia sui premolari e molari, sia sugli incisivi. Questi difetti arrivano, nei casi più gravi, a riflettersi sulla postura dell’animale, creando problemi alla schiena e agli arti del cavallo.

I dispositivi medici

Alcuni dei dispositivi medici utilizzati comunemente per la manutenzione dentale includono:

Speculum dentale: è un dispositivo medico utilizzato per mantenere aperta la bocca del cavallo durante un esame. Consente l’accesso visivo ai denti della guancia e una valutazione più completa della cavità orale.

Lampada frontale: i denti della guancia distano dalle labbra circa 45 cm pertanto per eseguire un esame completo è essenziale una buona illuminazione.

Raspa: è uno strumento che serve per levigare i bordi affilati dello smalto dei denti. Esistono modelli manuali o elettrici. Sono disponibili in molte lunghezze e il tipo e l’angolo della lama sono specifiche per le diverse parti della bocca.

Specchio dentale: simile allo strumento utilizzato per l’odontoiatria umana, lo specchio dentale è essenziale come strumento di esplorazione della bocca. Il dispositivo per i cavalli ha una testina leggermente più grande e una impugnatura molto più lunga.

Sonda parodontale: strumento utilizzato l’esplorazione gengivale. Aiuta a misurare il parodonto (l’apparato di sostegno dei denti).

Pinza dentale: Lo strumento (più appuntito della sonda) serve per rilevare i punti deboli del dente.

Dispositivi di estrazione: includono divaricatore, pinza da estrazione in varie forme e dimensioni e fulcro della leva strumento a forma di scalpello per l’estrazione delle radici.

La radiografia equivale a una radiografia dentale per l’uomo. Il suo scopo è quello di permettere l’osservazione dell’anatomia dentale al di sotto del livello gengivale. I raggi X dovrebbero essere una pratica standard per un buon esame orale.

Le attrezzature di sicurezza sono una parte importante del lavoro dentale sia per il veterinario che per il paziente. È necessario un certo tipo di supporto per la testa o una cavezza dentaria. I veterinari usano dei sedativi in una quantità sufficiente per tranquillizzare il cavallo ma lasciandolo comunque reattivo. Il loro obiettivo è quello di poter eseguire un esame orale completo e una procedura di trattamento senza avere reazioni eccessive da parte del paziente ed evitando, al contempo, che il cavallo cada.

I gestori devono essere in grado di individuare i segni che possono essere sintomi di problemi dentali. Un perdita di peso, dei cambiamenti nel comportamento, l’alitosi, manifestazione del quidding, un’ostruzione esofagea, un’eccessiva salivazione (dovuta a un cattivo allineamento dentale, mal di denti, malattia parodontale e altri problemi dentali), un’inclinazione della testa durante la masticazione per spostare il cibo dall’altra parte della bocca sono tutti elementi indicatori che è il momento di chiamare un veterinario (Clicca sul link di seguito approfondire >>> I segnali che possono indicare problemi dentari)

La cura dei denti dovrebbe iniziare alla nascita. Durante la prima visita veterinaria è opportuno verificare, visivamente e al tatto, la condizione della bocca e l’allineamento delle mandibole. Un veterinario-dentista dovrebbe eseguire un esame completo della dentatura anche quando il puledro ha 12 – 18 mesi.
Dai quattro ai cinque anni i cavalli perdono gli ultimi denti da latte, tutti i denti permanenti sono già spuntati e il veterinario deve controllare che questo processo sia terminato senza complicazioni.
Passati i cinque anni è consigliabile richiedere (soprattutto per i cavalli stabulati) l’intervento meccanico del veterinario-dentista almeno due volte l’anno. Il dottore provvederà a pareggiare eventuali sporgenze, che possono ferire la lingua, le gengive e impedire un corretto movimento della mandibola durante la masticazione. I cavalli più anziani, con crescita dei denti più lenta potrebbero avere esami distanziati a 15 o 18 mesi, a discrezione del veterinario; altri soggetti potrebbero aver bisogno di esami più frequenti a causa di malattie dentali legate all’età.

Come affrontare l’esame dentale

Può mangiare il cavallo prima di un esame? Un lavaggio pre-esame eliminerà qualsiasi residuo di cibo. Quindi un po’ di mangiare non crea problemi purché non sia un pasto a grana grossa o altri concentrati perché la sedazione può rallentare il transito attraverso il tratto gastrointestinale, che potrebbe provocare gas e coliche lievi. Una volta completato il lavoro dentale, bisogna attendere di nutrire il paziente fino a quando il cavallo non è abbastanza sveglio da deglutire efficacemente, di solito una o due ore dopo la procedura. Ma un cavallo non dovrebbe essere cavalcato lo stesso giorno in cui è stato sedato.

Attenzione: il presente articolo è stato redatto consultando diverse fonti tecnico/scientifiche e forum di discussione. Il suo scopo è solo quello di fornire spunti di riflessione e di approfondimenti. Per questo ti chiediamo di suggerire integrazioni o modifiche e di segnalare eventuali inesattezze o errori in questo o in altri articoli scrivendoci a info@imisteridelcavallo.it Vi invitiamo a consultare il vostro veterinario.

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