montare a pelo

Montare a pelo: vantaggi per cavallo e cavaliere

Niente al mondo è paragonabile al montare a pelo. È un’attività che aumenta il grado di intimità e la connessione con il proprio cavallo.

Niente al mondo è paragonabile al montare a pelo. Il grado di intimità, la profondità della connessione, la sensazione di essere un tutt’uno con il proprio cavallo. Il sogno del centauro che si realizza!

Montare a pelo, quindi senza sella, è una pratica nata per necessità. In effetti, le persone montavano a pelo perché non avevano le selle. Nell’ultimo decennio montare senza sella è diventata un’attività popolare tra i cavalieri professionisti e appassionati.

Ma perché montare a pelo?

Montare senza sella offre una moltitudine di vantaggi sia per il cavallo che per il cavaliere.

Montare a pelo è un ottimo modo per sviluppare muscoli ed equilibrio. È l’unico esercizio che migliora l’abilità del cavaliere più rapidamente di qualsiasi altro. Andare a cavallo senza sella aiuta anche a imparare come si muove il tuo compagno. Infatti si riesce a sentire tutti i suoi muscoli lavorare sotto di te.

Se non hai mai montato a pelo prima, può essere molto difficile.  È più impegnativo che con la sella. Questa offre sicurezza e comodità. Tuttavia, essere in grado di montare a pelo può aumentare significativamente la tua capacità equestre. Ma, può volerci un po’ di tempo prima che tu ti senta davvero a tuo agio e sicuro di te.

Per il cavaliere, montare a pelo vuol dire avere l’opportunità di migliorare ulteriormente il modo in cui usa il proprio corpo. Migliora l’equilibrio, sviluppa la forza e l’elasticità della gamba inferiore e consente di sviluppare il “senso del cavallo”. Il cavaliere migliora il suo “sentire” ovvero la sua capacità di leggere essenzialmente il cavallo attraverso i movimenti naturali dell’animale. Inoltre, utilizzando il suo corpo può correggere eventuali problemi di equilibrio, anticipare il linguaggio del corpo del cavallo, e utilizzare la propria posizione per completare ulteriormente il movimento del binomio nel suo insieme.

Il cavaliere dovrà fare affidamento molto più sull’equilibrio e su muscoli forti per essere in grado di reggersi senza sella. Dovrà anche avere un assetto solido, altrimenti si riduce tutto a un rimbalzo sulla schiena del cavallo. Il modo migliore per padroneggiare la monta a pelo è fare esercizio!

Per quanto riguarda il cavallo, senza sella, ha una comunicazione diretta con il cavaliere. Quindi gli è molto più facile cogliere i segnali che gli vengono comunicati. Ad esempio, se il cavaliere si siede in profondità e sposta il suo peso indietro, il cavallo sarà in grado di anticipare sia la richiesta di rallentare l’andatura, sia l’arresto completo.

Inoltre, montare a pelo rafforza il legame e la connessione tra cavallo e cavaliere: cognitivamente, socialmente, emotivamente. Alcuni possono persino sostenere, spiritualmente. La completa connessione fisica offerta dal montare a pelo rafforza la connessione complessiva del binomio. Una connessione che si traduce in ogni aspetto della loro interazione.

Naturalmente si dovrà montare un cavallo calmo e tranquillo con andature morbide e una schiena sana. Per questo motivo si dovrà preventivamente preparare il cavallo allo scopo. Anche il cavaliere deve essere in grado di cogliere immediatamente tutti i segnali di avvertimento che il cavallo potrebbe inviare e cogliere subito un eventuale disagio, fisico o psicologico.

 

Foto di Fabio Gaglini da Pixabay


Per conoscere il proprio corpo e autoeducarsi al movimento

 

Il Cavallo ed Io
di Antonella Lioce

Feldenkrais ed equitazione. Un viaggio nel metodo Feldenkrais®. Un manuale che ti prende per mano e ti fa capire che imparare ad «eseguire un movimento (in sella) è relativamente semplice» ma imparare a «sentire ciò che quel movimento genera in noi e per riflesso nel cavallo … è tutta un’altra storia.»

Il Metodo Feldenkrais® sviluppa ciò che in noi è innato, stimola la nostra intelligenza motoria unita alla plasticità del nostro cervello in grado di apprendere a qualsiasi età e in qualsiasi condizione. Attraverso processi motori di consapevolezza offre la possibilità di mettere a fuoco le nostre reali abilità, quindi prenderne coscienza e conoscenza. Ci offre la possibilità d’imparare ad imparare da noi stessi e riconoscere la propria immagine. Nella relazione con il nostro cavallo ci allena a sintonizzare e modulare il lavoro del proprio corpo. La flessibilità, la coordinazione, il focus, l’equilibrio dinamico e statico, la postura, il linguaggio non verbale, l’attenzione saranno più efficienti ed efficaci.

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