interno coscia

I muscoli dell’interno coscia

I muscoli dell’interno coscia lavorano per rendere il cavaliere flessibile e stabile in sella. Capiamo la loro importanza.

Qualsiasi disciplina equestre richiede che il cavaliere sia in grado di sedersi correttamente in sella e, all’occorrenza, sappia modificare la seduta in modo da essere sempre in armonia con il cavallo. Saper stare in sella vuol dire essere flessibili e stabili. Tuttavia, per ottenere stabilità e fermezza è necessario “mettere in funzione le gambe”.

Più specificatamente, la flessibilità e la stabilità di un cavaliere dipendono in larga misura da un gruppo di muscoli chiamati “adduttori dell’anca”; quelli comunemente chiamati “muscoli dell’interno coscia”. Una insufficiente capacità adduttoria significa, di fatto, avere un assetto malfermo e insicuro.

Questo gruppo di muscoli è necessario per muovere il ginocchio verso l’interno, un movimento che permette di mantenere la gamba “vicina” alla gabbia toracica del cavallo.

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Questi muscoli sono quindi esposti ad alti livelli di stress nella pratica equestre e sono spesso causa di dolore o lesioni sia nei cavalieri professionisti che in quelli amatoriali.

Questi problemi sono spesso causati da un riscaldamento inadeguato prima di salire a cavallo, da una mancanza di allenamento e di elasticità muscolare (dovuta alla mancanza di stretching) oppure possono verificarsi durante la ricezione di un salto, o quando un cavallo scarta o inciampa improvvisamente.

Quindi è chiaro che la forza delle gambe è importante e questa deve essere esercitata allo stesso modo da entrambe.

Infatti, la prevalenza dei gruppi muscolari di un arto rispetto all’altro per il cavallo vuol dire percepire e interpretare le azioni in un modo diverso da quello voluto dal cavaliere. Questo è ancora più vero per un cavallo giovane. Se questo viene montato da un cavaliere che ha una forza diversa nelle gambe, il lavoro di addestramento produrrà un soggetto mal ginnasticato o ginnasticato da una sola parte.

La diversa pressione esercitata sul cavallo da un arto inferiore del cavaliere rispetto all’altro avrà sempre conseguenze più o meno dannose all’addestra­mento del cavallo.

Tale danno risulta tanto maggiore, se oltre a una differente forza delle gambe il cavaliere aggiunge un assetto imperfetto che sposterà la linea di gravità rispetto a quella del cavallo.

 

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